Le brutte sconfitte con Francia e Belgio sono ancora nitide negli occhi dei tifosi azzurri: due sconfitte terribili, che hanno mostrato tutti i difetti di una squadra che, a dieci giorni dall’inizio dell’europeo, ha più insicurezze che certezze. Insicurezze che, addirittura, vivono più nella mente di coach Messina che in quelle dei giocatori. L’assistente di Popovich, dopo le due brutte figure di Tolosa, ha deciso di richiamare Marco Cusin, tagliato una decina di giorni fa, e ridiventato verosimilmente necessario per combattere la fisicità estrema delle avversarie.
L’Italia si approccia quindi al torneo dell’Acropolis con la speranza di rivedere la squadra vista contro la Turchia a Cagliari o nel secondo tempo contro il Montenegro. Ma non sarà assolutamente facile perché gli azzurri se la vedranno con squadre di livello ancora superiore: Grecia, Georgia, avversaria anche all’europeo, e Serbia, contro la quale gli azzurri esordiranno questo pomeriggio.
“Serbia e Grecia sono squadra di prima fascia, mentre la Georgia sarà nostra avversaria nel girone a Tel Aviv,” ha detto Messina alla vigilia. “Un ulteriore test che ci servirà sia per lavorare sulle problematiche emerse contro Belgio e Francia, sia per consolidare tutto ciò di positivo abbiamo fatto nella prima parte di preparazione a Cagliari.” Messina continua a vedere quindi ancora il bicchiere mezzo pieno: per quanto ci siano stati dei problemi, e anche parecchio grossi, si sono viste anche delle cose più che positive che non vanno dimenticate ma che, al contrario, vanno appunto consolidate.
Insieme al coach ha parlato anche Daniel Hackett, che nella passata stagione ha vestito la maglia dell’Olympiakos prima del trasferimento al Bamberg: “Qui ad Atene sarà l’ultimo test prima dell’esordio contro Israele e vogliamo sfruttare al massimo le tre partite che giocheremo. Serbia, Grecia e Georgia sono tre squadre con caratteristiche diverse tra loro, ma tutte hanno una grande fisicità.” Per Hackett sarà molto speciale la sfida contro i padroni di casa della Grecia, in cui militano svariati ex compagni del play azzurro: “Giocare contro la Grecia ad Atene sarà un’emozione particolare per me. Conosco bene molti giocatori per averli avuti come compagni di squadra e la grande passione dei greci per il basket. Non sarà facile ma molto affascinante, soprattutto in un palazzetto caldissimo come l’OAKA.”
L’appuntamento è quindi per questo pomeriggio, ore 17.45, per il primo match del Torneo dell’Acropolis tra Italia e Serbia.