Dwight Howard è un giocatore degli Charlotte Hornets già da un paio di mesi, ma soltanto adesso il lungo trentunenne si lascia andare ad una lunga intervista. A riportare le sue parole è Adrian Wojnarowski di ESPN, il quale fa notare come Howard sia pronto a ripartire dalla sua nuova squadra in un ruolo leggermente diverso dai precedenti.
"Clifford crede veramente in me - dice Dwight - Nonostante tutto ciò che è successo negli ultimi anni, credo che questa sia un'ottima occasione per dimostrare a me stesso che so chi sono realmente e per zittire qualcuno." Non manca qualche critica alle due squadre precedenti (Atlanta e Houston), le quali non lo hanno mai coinvolto veramente nei sistemi di gioco:
"Nelle altre squadre, gli allenatori non sapevano chi fossi. Avevano un'idea di me e gli bastava quella. Clifford conosce il mio gioco, sa tutto ciò che posso fare. Sono davvero determinato a tornare al top. E' una bella sensazione quando qualcuno crede in te, e non lo dice e basta. Mi ha spinto ai limiti nel workout pre stagionale, voglio fare sempre di più. Ad Orlando, prendevo circa 13-15 tiri a partita, mentre la scorsa stagione con gli Hawks soltanto 6. E' come se non fossi coinvolto nel gioco. Non gioco in un sistema in cui posso essere me stesso da quando ero ad Orlando."
Lo stesso coach Steve Clifford fa capire di essere molto soddisfatto di Howard e del suo acquisto, ritenendolo un giocatore in grado di dare molto alla causa degli Hornets. "E' perfetto per la nostra squadra, per il nostro gioco. In NBA sono aumentati i tiri da tre, ma la maggior parte delle squadre li creano da dentro l'arco. Per me, ha ancora un ottima presenza nel pitturato in entrambe le fasi di gioco. Il resto è rimasto lo stesso: è uno stoppatore, un rimbalzista, gran portatore di blocchi, può chiedere la palla vicino a canestro e guadagnarsi il fallo. Non è lo stesso atleta di quando era ai Magic, ma adesso ha molta più esperienza. Da quando è arrivato qui, penso sia molto motivato a fare bene e vuole farci vincere in tutti i modi. Gli ultimi due anni sono stati difficili per lui ma lo vedo carico. Vuole essere parte del team, questa è la sua priorità."