Andre Drummond sarà il futuro dei Detroit Pistons, ma anche il presente. Dopo aver firmato nella scorsa stagione un quinquennale al massimo salariale, il pivot classe 1993 avrà il non facile compito di ricondurre la Mo-Town in post season, riacciuffando quei playoff che lo scorso anno sono sfuggiti di mano, seppure il centro sia risultato il più delle volte il migliore dei suoi, chiudendo la stagione regolare con 13 punti di media, conditi da 13 rimbalzi ad allacciata di scarpe. 

Il nativo di Mount Vernon, nello stato di New York, ha alternato però troppo alti e bassi, come del resto l'intero gruppo allenato da coach Stan Van Gundy. Drummond ha approfittato dell'offseason per sottoporsi ad un intervento chirurgico al naso per sbarazzarsi definitivamente dalla sinusite che lo costringeva a respirare con una sola narice. Occasione buona anche per perdere otto chili di peso, rendendo il suo corpo più agile ed educato nei movimenti, infatti ad un regime alimentare parecchio controllato ha abbinato anche tanto allenamento in palestra per mettere qualcosa di nuovo nel suo bagaglio tecnico: il tiro dalla distanza, oltre al cercare di migliorare la meccanica di tiro dalla lunetta, suo tallone d'Achille.

Al The Vertical, ha rilasciato alcune dichiarazioni: "Lo scorso anno purtroppo non siamo stati squadra, siamo stati inconsistenti e ci siamo meritati di rimanere fuori dai playoff. Molte altre squadre hanno fatto meglio di noi guadagnandosi l'accesso alla post season. Siamo stati bersagliati anche dalla sfortuna, infatti molti miei compagni si sono infortunati e sono stati costretti a saltare delle partite per noi molto importanti. Molti di noi non hanno giocato al meglio delle proprie capacità, a cominciare dal sottoscritto. Non ho giocato come mi aspettavo e per questo ho dentro di me ancora molta delusione, mista a frustrazione che spero vada via nel momento in cui inizi il prossimo campionato. Sto curando molto il mio corpo, sto trascorrendo molte ore in palestra perchè voglio diventare il leader di questa squadra e guidare Detroit ai playoff. Ce lo meritiamo, e lo meritano anche i tifosi".