'La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo'. Mai locuzione è più azzeccata come in questo caso. Non è iniziata nel migliore dei modi l'avventura di Ben McLemore ai Memphis Grizzlies. L'ex Kings si è infortunato a Los Angeles durante una cosiddetta pickup game, ovvero una partitella tra amici al campetto. Frattura del quinto metatarso del piede destro, necessario l'intervento chirurgico per sistemare il danno e la prognosi è di almeno tre mesi di stop.

Una tegola non da poco per la franchigia del Tennessee che dovrà rinunciare al suo nuovo acquisto per circa dodici settimane, ma anche per McLemore stesso che aveva accettato l'offerta di Memphis per rilanciarsi dopo aver vissuto quattro stagioni in California, a Sacramento, tra alti e bassi. Ha firmato nelle scorse settimane, durante la Free Agency 2017, un biennale da 10.7 milioni di dollari, ed è reduce da un'annata nella quale ha collezionato medie per nulla altisonanti: 8.1 punti in circa 19' minuti d'impiego, tirando con il 38.2 per cento dalla lunga distanza. 

Proprio il tiro da tre è stato da sempre il suo punto di forza, fin dai tempi del college, con i Jayhawks. In NCAA McLemore aveva dimostrato un atletismo fuori dal comune, oltre ad una mano particolarmente educata dalla lunga distanza. Queste caratteristiche gli sono valse la settima chiamata al Draft NBA 2013, ma il nativo di Saint Louis non è riuscito a dimostrare tutto il suo valore nella maggiore lega americana. In NBA, l'unico riconoscimento che è riuscito a conquistare è stato un 'rookie of the month' nel novembre 2013, poi nient'altro. Ha pagato lo scotto del grande salto tra i professionisti, ed ora a Memphis avrà un'altra chance per dimostrare le sue doti.

Nuova avventura che però non parte nel migliore dei modi in quanto la shooting guard dovrà guardare da 'spettatore' i suoi compagni almeno fino agli inizi del 2018.