L’NBA è la lega del mondo per il mondo, uno slogan accattivante, ma sicuramente veritiero considerata l’estrema liberalità e interculturalità che la compone e che ne ha anche garantito il successo esponenziale degli ultimi anni. Giocatori da ogni parte del mondo compongono ormai il campionato di pallacanestro migliore e più seguito al mondo, che può vantare un gran numero di followers in ogni continente, nonostante si tratti, di fatto, del campionato statunitense della palla a spicchi. L’NBA negli ultimi decenni, forte dei suoi straordinari interpreti ha saputo rendersi accessibile ad ogni tipo di appassionato del gioco inventato dal professor Naysmith, con una crescente espansione anche nel continente africano, notoriamente soggetto a varie difficoltà economiche e politiche, oltre che caratterizzato da un’ampia fetta della popolazione sotto la soglia di povertà. L’NBA ha sempre guardato con un occhio di riguardo il continente antico, culla anche di molti esponenti di spicco della pallacanestro mondiale e da molti anni ha iniziato un programma estivo, denominato “Basketball Without Borders” che ha visto l’Africa come una delle destinazioni principali di attività sportive a sfondo benefico, promosse dalla lega stessa, che hanno trovato il loro culmine nel primo Africa Game nel 2015.
A due anni di distanza la partita tra Team Africa e Team World si giocherà nuovamente con due roster inediti composti, per l’appunto, da atleti africani o di origine africana, contro esponenti dal resto del mondo cestistico. A capitanare la squadra di casa saranno Luol Deng e Thabo Sefolosha, entrambi di cittadinanza europea, ma con origini africane (Deng nato in Sudan del sud e Sefolosha di padre Sudafricano), contro il Team World guidato dalla leggenda dei Dallas Mavericks Dirk Nowitzki. In entrambi i roster atleti di livello assoluto come Joel Embiid, Serge Ibaka e Victor Oladipo da un lato e C.J. McCollum, Demarcus Cousins e Kristaps Porzingis dall’altro che daranno vita ad una spendida serata di pallacanestro i cui ricavati verranno devoluti in supporto dell’UNICEF, della Nelson Mandela Foundation e della SOS Children’s Villages South Africa. Oltre a loro, saranno presenti anche Alvin Gentry (capo-allenatore New Orleans Pelicans), Michael Malone (Denver Nuggets) e Erik Spoelstra (Miami Heat), gli assistenti David Adelman (Magic), Pat Delany (Hornets), BJ Johnson (Rockets), Sidney Lowe (Washington Wizards), Jamahl Mosley (Mavericks), Patrick Mutombo (Raptors) e Lloyd Pierce (76ers), il president dei Toronto Raptors Masai Ujiri, e gli arbitri NBA James Capers e Zach Zarba. Immancabile la presenza del commissioner Adam Silver, del direttore dell’associazione giocatori Michele Roberts e dell’ambasciatore dell’NBA nel mondo Dikembe Mutombo, ex giocatore e pluri all-star.
“Sono davvero felice di rappresentare il Team World e di tornare in Sud Africa dopo otto anni con Basketball Without Borders”, ha dichiarato Nowitzki seguito a ruota da Deng e Sefolosha che si sono dichiarati onorati di poter rappresentare il continente che ha dato i natali a loro o ai loro genitori e antenati. La palla a due è in programma per le 17 ora italiana per una serata all’insegna della pallacanestro ai suoi massimi livelli, ma anche dell’interculturalità, della solidarietà e della beneficienza, con la maggiore delle città della Repubblica Sudafricana come teatro designato.