Probabilmente l’ultimo svincolato di spicco rimasto sul “mercato” di questa estate, Derrick Rose, si trova imprigionato tra due fuochi. Dopo una stagione discretamente deludente in quel di New York, non tanto individualmente parlando, quanto per i mediocri risultati di squadra, Rose è diventato free agent durante questa estate deciso a sperimentare una nuova avventura con quella che sarà la terza maglia diversa della sua carriera, dopo l’anno ai Knicks e le stagioni a Chicago. Le due franchigie in pole position ad oggi sarebbero i Los Angeles Lakers, che hanno avuto un meeting con la point guard lo scorso giovedì e i Cleveland Cavaliers, in continuo contatto con l’ex Chicago Bulls, che potrebbero incontrare nei prossimi giorni, secondo fonti interne alla lega.

Rose è stato seguito da parecchie franchigie durante questa estate, ad un primo interessamento dei Clippers, al quale è susseguito un forte contatto con i Milwakee Bucks, prima delle ultime settimane in cui il trasferimento a Cleveland è sembrato sempre più probabile, fino all’arrivo dei party crasher Los Angeles Lakers, desiderosi di affiancare un playmaker di esperienza alla loro nuova stella Lonzo Ball. Ora come ora sono queste le due destinazioni che paiono essere in pole position per aggiudicarsi i servigi del nativo di Chicago, con sicuramente parecchie differenze sul progetto tecnico che avrebbero da offrirgli.  Da una parte ci sono i vicecampioni dell’ Ohio, con il giocatore più forte del mondo, Lebron James e teoricamente con una stagione imminente da credibile pretendente per il titolo. Dall’altra i Lakers, con un progetto ancora embrionale, che tuttavia nel medio-lungo periodo potrebbe rivelarsi di assoluto interesse.

L’estate NBA tuttavia è, come sempre, una delle cose meno prevedibili del panorama sportivo mondiale che in questa edizione ha visto la franchigia dell’Ohio scossa da varie vicissitudini, prima fra tutte la richiesta di trade del suo secondo violino Kyrie Irving. Questa situazione già complessa, sarebbe aggravata dai presunti “mal di pancia” di Lebron James, che lo vedrebbero sempre più lontano dai campioni NBA 2016, con destinazione plausibile proprio i Lakers. Molta confusione, speculazioni a non finire e tantissime incognite per il futuro potrebbero far perdere posizioni a Cleveland come destinazione più gradita per Rose, il quale, sicuramente non sarà più la forza della natura che nel 2011 ha fatto saltare col tritolo i palazzetti di tutti gli States, ma che comunque potrebbe rivelarsi un buon rimpiazzo per l’enorme buco che presto probabilmente verrà lasciato dalla partenza di Irving.

Ammesso e non concesso che Lebron James decida di rimanere a Cleveland, i Cavs rappresenterebbero una soluzione con più possibilità di competere per il titolo nel breve periodo, a maggior ragione in una eastern conference ancor più privata di talento rispetto agli anni scorsi, dopo questa free agency. Le avvisaglie di imminente disgregazione e conseguente rifondazione, che gli sviluppi  degli ultimi giorni hanno dato, farebbero tuttavia salire le quotazioni di Los Angeles, con un progetto, senz’altro promettente e, almeno per il momento, gestito molto bene da Magic Johnson e Rob Pelinka.

Il futuro è incerto, da molti punti di vista e Rose, per sua sfortuna, si ritrova a dover accettare, in ambo i casi una discreta scommessa, che non da certezze, né garanzie totali di successo. Con la remota, ma non esclusa eventualità di inserimento di nuovi attori nella vicenda, vedremo se il quattro volte all-star preferirà abbracciare un progetto giovane e di prospettiva, o una realtà consolidata negli ultimi anni, con ambizioni da titolo, ma che al momento presenta preoccupanti avvisaglie di cedimento.