Dopo aver vissuto il suo primo anno in NBA in chiaroscuro, non all'altezza delle tante aspettative che molti nutrivano in lui, Brandon Ingram è chiamato, nel suo secondo anno da giocatore della lega (sophomore) a crescere e a diventare quel giocatore che tutti in casa Lakers si aspettano. Proprio dai piani alti della franchigia gialloviola, ovvero da Magic Johnson, arrivano parole al miele verso la scelta numero 2 del Draft 2016. Intervistato riguardo alla prossima stagione, l'ex stella NBA ha dichiarato ai media: "Mi aspetto che sarà lui il nostro scoring leader in campo, quel giocatore in grado di fare la differenza. Lo scorso anno ha maturato esperienza, mentre il prossimo sarà per lui molto importante. Tutti ci aspettiamo tanto da Ingram, è un ragazzo che sa gestire bene le pressioni. Può tranquillamente realizzare una ventina di punti a partire e viaggiare su medie importanti".
A Johnson piace molto il prodotto di Duke, infatti al termine della scorsa stagione fu l'unico ad essere considerato incedibile. Seppur da un punto di vista fisico deve ancora lavorare molto, e cercare di metter su massa muscolare, le doti tecniche sono fuori discussione e proprio queste possono sopperire ad un fisico non ancora del tutto pronto per un campionato fisico, maschio come l'NBA. A riguardo, il classe 1959 ha espresso la sua: "E' un giocatore molto elegante, io adoro questi tipi di atleti. Stiamo lavorando molto sul suo fisico, vedrete che farà registrare ulteriori miglioramenti. Per lui, l'annata 2017-18 sarà il crocevia della carriera, e si farà trovare pronto".
La stagione da rookie per Brandon Ingram è andata a libri senza infamia e senza lode: 9.5 punti e 2 assist di media ad allacciata di scarpe sono cifre che non rendono l'idea del potenziale che l'ala angelina può offrire in campo. Johnson è fiducioso che con il lavoro e l'esperienza pregressa il ragazzo possa diventare già dal prossimo anno il primo violino offensivo di una squadra in rampa di lancio. Lui stesso è pronto ad accettare la sfida: "Devo lavorare duro, e migliorare. Il primo anno è stato particolare, non è mai facile affrontare cambiamenti. Non so cosa aspettarmi dal secondo e dal terzo anno, ma posso garantire a tutti che mi impegnerò al massimo perchè voglio ripagare la fiducia che i Los Angeles Lakers hanno riposto in me".