Tra le franchigie che hanno cambiato maggiormente in questa prima e più corposa parte di free agency NBA, ci sono senza dubbio i Minnesota Timberwolves. La franchigia dell'head coach Tom Thibodeau e del general manager Scott Layden è riuscita infatti a raggiungere l'obiettivo Jimmy Butler, arrivato dai Chicago Bulls in cambio di Zach LaVine, Kris Dunn e la settima scelta al Draft (Lauri Markkanen), per poi completare il roster con giocatori di esperienza (su tutti Jamal Crawford e Taj Gibson). Ma è il nucleo giovane a costituire il futuro di Minnesota.
Ne sono consapevoli anche i membri del frontoffice dei Timberwolves, intenzionati a blindare Andrew Wiggins, shooting guard di 22 anni, prima scelta assoluta al Draft del 2014, attualmente in scadenza nel 2019 (7.7 milioni nel 2017-2018, poi qualifying offer da 9.8). Secondo quanto riportato infatti da Espn, Minnesota starebbe trattando con Wiggins un'estensione contrattuale della durata di cinque anni, per un compenso di circa 150 milioni di dollari complessivi. E' ciò che ha dichiarato coach Tom Thibodeau, durante la presentazione di Jamal Crawford: "Ci stiamo lavorando - le parole dell'allenatore ex Bulls - il nostro obiettivo è farlo diventare un giocatore completo". Il canadese come pietra angolare della franchigia dunque, insieme a Karl-Anthony Towns, altra prima scelta assoluta del Draft del 2015, che con Jimmy Butler andrà a comporre il trio di stelle della nuova squadra dei Grandi Laghi. Minnesota non ha però ancora concluso le sue operazioni in entrata, essendo alla ricerca di due esterni e di una point guard di riserva, da affiancare a Jeff Teague: "Ci sono diversi giocatori con cui stiamo parlando - ha proseguito Thibodeau - e che stanno aspettando le nostre decisioni. Dovremo soppesare tutto, sarà interessante come tutto andrà a finire". Nella costruzione del roster della prossima stagione, i Timberwolves si sono concentrati nella ricerca di giocatori esperti e soprattutto in grado di essere incisivi anche in difesa, settore del gioco in cui l'anno scorso Minnie ha a lungo faticato, in controtendenza rispetto alle caratteristiche delle squadre allenate da Thibodeau. Si spiega anche così l'addio allo spagnolo Ricky Rubio, playmaker dal grande talento, ma discontinuo e poco adatto a lavorare bene nella sua metà campo, scambiato con gli Utah Jazz per una prima scelta al Draft 2018 (una top 14 protetta). Il ruolo di playmaker titolare, da anni occupato da Rubio, sarà ora preso da Jeff Teague, free agent in uscita dagli Indiana Pacers, ingaggiato con un triennale da 53 milioni di dollari complessivi.
Nuovo reparto esterni dunque, che dovrebbe vedere partire titolare ancora Wiggins come shooting guard e Jimmy Butler come small forward (17.5 milioni nella prossima stagione, 18.6 nella successiva, poi player option da 19.8 nel 2020). Tra i lunghi, ecco Taj Gibson, 32 anni, ex Bulls e Thunder (che ha salutato per firmare un biennale da 14 milioni a stagione) e il fenomenale Karl-Anthony Towns, ancora all'interno del contratto da rookie. Possibile una partenza dalla panchina per Gorgui Dieng: il prodotto da Louisville si sta costruendo una solida carriera NBA, e sembra destinato ad alternarsi proprio con Gibson, pretoriano di Thibodeau. Reparto lunghi che comprende anche il centro Justin Patton, vent'anni, proveniente da Creighton University, scelto alla numero sedici, e il serbo Nemanja Bjelica, ventinove anni, che ancora non ha espresso il suo potenziale durante le prime due stagioni di apprendistato NBA. Tra le seconde linee, anche Cole Aldrich, a bilancio per 7.3 milioni di dollari. Jamal Crawford sarà invece l'uomo designato a cambiare le partite dalla panchina: già sesto uomo dell'anno, l'ex Clippers ha accettato la sfida propostagli da Minnesota, firmando un contratto annuale da 4.3 milioni, con player option a 4.5 per il 2018. Crawford è però tra le poche guardie di impatto della panchina di Timberwolves, se si considera che il backup di Teague è al momento Tyus Jones, 21 anni da Duke, mentre è in stand-by la posizione di Shabazz Muhammad, divenuto unrestricted free agent dopo che la dirigenza di Minnesota ha rinunciato a esercitare i diritti per trattenerlo. Ecco perchè Layden e Thibodeau sono alla ricerca di giocatori di complemento per il loro roster, nella speranza di tornare ai playoffs per la prima volta dal lontano 2004.