Non ci sono i top rookie per la finale del torneo di Summer League di Las Vegas tra Lakers e Trail Blazers, non c’è nessuno di quei ragazzi che hanno riempito le pagine cartacee e virtuali nell’ultimo mese e mezzo, nemmeno Lonzo Ball costretto a riposo da un infortunio al polpaccio. Una finale priva dei protagonisti più attesi, in cui ancora una volta si erge a stella più splendente Kyle Kuzma, ala grande di 206 centimetri che ha chiuso la finale con una notevole doppia doppia da 30 punti e 10 rimbalzi ed è stato premiato come miglior giocatore della partita. Questa è l’ultima di una serie di grandi prestazioni del ragazzo nativo di Flint, Michigan, che ha chiuso il torneo da top scorer assoluto, con un contributo costante per il successo dei suoi Los Angeles Lakers.

Se tornassimo indietro di un mese, alla notte del Draft, tuttavia, il nome di Kyle Kuzma non lo sentiremmo nominato fino a serata inoltrata, in quanto il prodotto dell’università dello Utah, non è stato scelto nelle prime 5 pick, nemmeno nelle prime 10 o 15 e neanche nelle prime 20. Ventisettesima scelta assoluta, ad un passo dalla conclusione del primo giro, un fatto che, considerato quello che il ragazzo ha fatto vedere in questa Summer League, farebbe pensare a qualche bicchierino di troppo bevuto dai frontoffice delle franchigie che hanno preferito a lui altri 26 ragazzi. Kuzma, nella competizione appena andata in archivio, ha mostrato una notevole versatilità offensiva, caratterizzata da un' ottima potenza (206cm per 101kg) e da un range di tiro praticamente illimitato che ha trovato il suo apice proprio in finale con un irreale 11 su 16 dal campo, di cui 6 su 10 da tre punti. A coronare questo roboante rendimento è stata, per tutta la durata del torneo estivo, una grandissima intesa, quasi innata, tra lui e Lonzo Ball, seconda scelta assoluta dell'ultimo Draft, che lo stesso Magic Johnson, presidente e leggenda della franchigia, ha definito: "Il nuovo volto dei Lakers". Ovviamente il livello atletico e tecnico a cui Kuzma verrà sottoposto nei prossimi mesi, con l’inizio di regular season, sarà molto più alto, ma questo tipo di impatto tecnico, fisico e mentale, anche in un contesto di Summer League, fa ben sperare tutta l’organizzazione giallo viola, a cominciare dall’head coach Luke Walton. “Credo che il suo gioco possa tradursi al campionato NBA – dichiara Walton intervistato da ESPN durante la partita – abbiamo visto che è un ragazzo molto competitivo, adora competere e ha uno skill set da grande giocatore di basket”.

Anche con la pesante assenza di Lonzo Ball, nominato prima della partita MVP del torneo, Kuzma ha saputo guidare i Los Angeles Lakers alla vittoria del torneo di Las Vegas, prima piccola soddisfazione per una franchigia che da anni attende una possibile svolta di rendimento e che vede questa stagione come un possibile turning point, gazie anche all’innesto di questi giovani interessanti. Senza avventurarci in premature esaltazioni, questo torneo estivo ha sicuramente mostrato agli occhi di tutti gli appassionati un nuovo volto da tenere d’occhio nei prossimi mesi, quello di Kyle Kuzma che, al momento, è tra i giovani più quotati per essere uno dei steal of the Draft per questo 2017.