Stando a quanto dice Jeff Zillgitt di USA Today, LeBron James è preoccupato e quasi frustrato dalle scelte della dirigenza in questa free agency. Secondo il giornalista americano, il numero 23 si aspettava un approccio deciso al mercato estivo da parte della sua squadra, così da ridurre al minimo il gap con i Golden State Warriors. In verità, alcuni problemi di natura "interna" hanno negato ai Cavaliers di portare a termine delle trade importanti oppure dei colpi nel mercato degli svincolati. Infatti, la decisione di cambiare General Manager sostituendo David Griffin, ma anche quella di lasciare vacante il posto di vice presidente occupato da Trent Redden, ha costretto la franchigia dell'Ohio a modificare i propri piani.
Secondo alcune fonti, Jimmy Butler era vicinissimo ai Cavs nello stesso giorno in cui Dan Gilbert ha scelto di fare a meno del GM Griffin. Sappiamo tutti come è andata a finire, con i Bulls che hanno optato per spedire Butler in direzione Minnesota nella notte del draft. Il mercato ha finora portato a Cleveland tre nomi: Jeff Green, Josè Calderon e Cedi Osman. È evidente che, con tutto il rispetto, non saranno questi tre giocatori a cambiare le gerarchie nella NBA, con i Warriors che per adesso dormono sonni tranquilli, almeno guardando alla squadra di LeBron.
Ecco perché è molto facile credere a ciò che ha detto Zillgitt, il quale parla di un "fastidio" del giocatore più forte del pianeta. Non essendoci rimasto nessun nome di rilievo nella Free agency, è evidente che l'unico modo di agire dei Cavs potrebbe essere tramite una trade. Kevin Love è sempre in cima alla lista dei partenti, ma i giocatori a cui puntava Gilbert hanno già cambiato casacca, e adesso è veramente dura trovare qualche altro colpo da portare a termine prima dell'inizio della Regular Season.
Articolo di Andrea Valiani