Stagione di transizione, playoff improbabili e difficoltà di gestione dopo il cambio di allenatore. Queste erano le previsioni non esaltanti con le quali gli Houston Rockets si affacciavano alla scorsa stagione regolare, con più dubbi che certezze nei confronti della compagine allenata da Mike D’Antoni. A distanza di un anno la differenza pare quella tra la notte e il giorno: dopo lo scorso campionato che ha letteralmente demolito le basse aspettative, consacrando i Rockets come una delle squadre di punta dell’intera lega, la franchigia texana si presenta a questo nuovo anno cestistico con un roster di altissimo livello, al quale è stato aggiunto un pezzo da novanta come Chris Paul, e che si appresta ad iniziare la prossima stagione come una delle antagoniste principali dei Golden State Warriors per il primato della Western Conference.

In attesa di maggior chiarezza sulla situazione legata a Carmelo Anthony, ancora in fase di stallo, il front office dei razzi non è stato certamente a poltrire sugli allori e ha continuato il proprio lavoro certosino per fornire nuove frecce all’arco della squadra di James Harden. Proprio per questo motivo, notizia delle ultime ore, i Rockets avrebbero raggiunto un accordo con la combo forward Luc Mbah a Moute, giocatore in grado di portare buona versatilità offensiva, e soprattutto dosi di eccellente difesa, cosa che serve come il pane a  Mike D’Antoni, che potrebbe aiutare a risolvere parzialmente le difficoltà palesate proprio in difesa dalla squadra texana, lo scorso anno.

Il veterano camerunese è inoltre reduce dalla sua miglior annata al tiro da tre con un ottimo 39% di media, che, se confermato nella prossima stagione, lo renderebbe un ottimo ricevitore dal perimetro dei passaggi che le due stelle della squadra saranno chiamati sicuramente a fare. Mbah a Moute è inoltre un role player difensivo di alto livello, capace di essere sicuramente efficace sia nella difesa sul perimetro che in post basso, come ha dimostrato in modo continuativo in questa decade da giocatore NBA caratterizzata da un pellegrinaggio iniziato a Milwaukee, passando per Sacramento, Minneapolis e Phila, fino alle ultime due stagioni in maglia Clippers. Secondo le fonti, si parla di un accordo annuale per il free agent africano, al minimo salariale, quindi anche un’operazione low cost per Houston che così facendo si permette sufficiente spazio salariale per l’eventuale botto finale dell’estate che, considerata la volontà della franchigia e del giocatore, con tutta probabilità potrebbe essere Carmelo Anthony.