La reunion dei tempi di Sacramento è cosa fatta. Rajon Rondo, point guard di 31 anni, una vita ai Boston Celtics, prima di due fugaci apparizioni con le maglie di Mavericks, Kings e Bulls, ritrova infatti DeMarcus Cousins ai New Orleans Pelicans, franchigia con la quale si è accordato in queste ore per firmare un contratto della durata di un anno, secondo quanto riportato da Shams Charania di The Vertical, poi confermato da Marc J. Spears di The Undefeated e da Adrian Wojnarowski e Zach Lowe di Espn

Rajon Rondo. Fonte: Nick Wass/Associated Press

Non sono ancora note le cifre dell'accordo che legherà Rondo alla franchigia della Louisiana, sua nuova destinazione dopo che il playmaker ex Celtics era stato tagliato il 30 giugno scorso dai Chicago Bulls, ultima fermata - turbolenta - della sua carriera NBA. NOLA risolve così il problema di affiancare un'altra point guard a Jrue Holiday, rifirmato all'inizio della free agency con un quinquennale da 127 milioni di dollari complessivi. Su Rondo si erano mossi anche i Los Angeles Lakers e i New York Knicks, alla ricerca di un mentore per i giovani Lonzo Ball e Frank Ntilikina, ma il giocatore texano ha scelto il progetto tecnico prospettatogli da coach Alvin Gentry e dal general manager Dell Dempsey, che lo hanno convinto in un incontro avvenuto ieri. L'ingaggio di Rondo potrebbe anche voler spostare per tratti delle partite Holiday lontano dalla palla, in posizione di shooting guard, posto che queste distinzioni abbiano ancora valore nell'NBA contemporanea. Resta la suggestione di vedere un playmaker tanto particolare all'opera con due lunghi di altissimo livello come Anthony Davis e DeMarcus Cousins (arrivato lo scorso inverno a New Orleans, a pochi giorni dallo scadere della trade deadline). Si ricompone dunque la coppia Rondo-Boogie, vista per un anno (2015-2016) in California, con esiti altalenanti, sia sotto l'aspetto tecnico che temperamentale, gestita da George Karl. Ora toccherà ad Alvin Gentry far funzionare un connubio che non può però escludere la presenza di Anthony Davis, vera stella della squadra. 

Rajon Rondo e DeMarcus Cousins. Fonte: Rocky Widner/Getty Images

Quello dei Pelicans rimane un roster molto particolare, con due giocatori di estremo talento nel reparto lunghi (i già citati Davis e Cousins), e ora anche con due point guards interessanti sia come realizzatori (Holiday) che come passatori (Rondo). Il resto della squadra è però un punto interrogativo, se è vero che a disposizione di Gentry ci sono soprattutto mestieranti NBA. Da Solomon Hill a E'Twaun Moore, da Alexis Ajinca a Omer Asik, da Quincy Pondexter a Jordan Crawford, passando per gli oggetti semi-misteriosi Axel Toupane e Quinn Cook, in attesa di veder sbocciare il centro Cheick Diallo e la point guard Frank Jackson. Ancora unrestricted free agent Dante Cunningham, che ha rifiutato una player option da 3.1 milioni di dollari, nel ruolo di small forward si proverà a puntare nuovamente su Darius Miller, 27 anni, reduce dall'esperienza europea con il Brose Bamberg. Difficile immaginare una New Orleans competitiva ai massimi livelli nella selvaggia Western Conference, dove anche l'ultimo posto ai playoffs è estremamente difficile da raggiungere. I Pelicans ci proveranno insieme a Rajon Rondo, che nell'ultimo anno a Chicago ha vissuto diverse stagioni in una: prima titolare nel quintetto di Fred Hoiberg, poi messo fuori rosa per questioni comportamentali (alterco con l'assistant coach Jim Boylen) e tecniche (preferito Carter-Williams), infine richiamato in azione sul finire della regular season e per l'inizio dei playoffs, dove il suo contributo era stato fondamentale nelle prime due gare di primo turno contro i Boston Celtics, salvo dover alzare bandiera bianca per un problema al pollice della mano destra.