E' stato il colpo a sorpresa firmato Sam Presti. Paul George, small forward contesa da quasi tutte le contender NBA, è approdato ormai da due settimane agli Oklahoma City Thunder, nell'ambito di una trade con gli Indiana Pacers, che ha visto coinvolti anche Victor Oladipo e Domantas Sabonis. PG13 è stato ufficialmente presentato nella notte italiana come nuovo giocatore di OKC, seconda stella della squadra allenata da Billy Donovan.
Lo stesso George, che le cronache di free agency NBA davano vicino ad altre franchigie, come gli Houston Rockets, i Cleveland Cavaliers e i Boston Celtics, si dice sorpreso di essere a Oklahoma City: "Sì, è stato sorprendente - le sue parole in conferenza stampa, riportate da Royce Young di Espn - i Thunder non erano una delle squadre che avevo in mente. Pensavo che sarei finito in uno di quei quattro o cinque teams molto attivi nelle discussioni relative a una mia trade. Quando ho scoperto che la mia destinazione sarebbe stata OKC, sono rimasto leggermente sorpreso, ma allo stesso tempo felice, entusiasta, non vedevo l'ora di cominciare. Tutto ciò che volevo era una chance e un'opportunità di giocare per qualcosa di speciale, per provare a vincere un titolo. Penso di potercela fare qui, giocando al fianco di Russell Westbrook". Il contratto di Paul George è in scadenza 2018, e sono in tanti gli addetti ai lavori NBA a ipotizzare un'altra sua free agency tra dodici mesi, magari con destinazione Los Angeles Lakers. Ma l'ex giocatore dei Pacers è concentrato sul presente: "Bisogna prendere le cose come vengono, ora per me ci sarà una ripartenza, con l'occasione di fare qualcosa di speciale: è tutto ciò che ho in mente. Non sto pensando a cosa succederà dopo il 2018, perchè non abbiamo ancora raggiunto alcun obiettivo. Del futuro mi occuperò a tempo debito, ma al momento io e Russell dobbiamo costruire qualcosa di importante e vedere dove ci porterà. Se riuscissimo a fare qualcosa di speciale, probabilmente vorremmo continuare ad andare avanti". Spente dunque, per almeno una stagione, le voci riguardanti i gialloviola, che già quest'estate avrebbero voluto portare George a El Segundo, salvo ripiegare su una free agency all'insegna della flessibilità, per avere a disposizione ampi margini di manovra tra dodici mesi.
Non teme di perdere George il general manager Sam Presti, consapevole che il contratto del suo nuovo arrivato scadrà al termine della prossima stagione, ma allo stesso tempo fiducioso che saranno i risultati a determinare la sua permanenza ad Oklahoma City. "Nel prendere la decisione di ingaggiare Paul, non abbiamo considerato come un rischio la sua situazione contrattuale", la chiosa del gm di scuola Spurs. E vincere è un obiettivo comune, che la nuova star dei Thunder condivide con la franchigia di OKC: "Alla fine, tutto ciò che davvero vuoi nell'NBA è un'opportunità, la chance di competere per il titolo anno dopo anno. E' sempre quello il punto di partenza e di arrivo. Qui c'è la stessa voglia vincere che ho io: conosco bene Russell, siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Ecco perchè, se mi troverò bene qui e se sentirò di poter ottenere qualcosa di speciale con lui, sarò aperto a qualsiasi soluzione futura. Ma si tratta comunque di qualcosa di cui discuteremo al termine della prossima stagione. Io e Russell ci frequentiamo dai tempi in cui eravamo entrambi matricole. L'ho chiamato la notte in cui è avvenuta la trade, mentre negli ultimi giorni ho avuto modo di parlare con lui faccia a faccia. Non abbiamo discusso solo di pallacanestro, ma abbiamo piuttosto cercato di trovarci in sintonia, provando a conoscerci ancora meglio. Vogliamo creare un'amicizia". Al di là dei rapporti personali, il destino di George a Oklahoma City si lega in maniera indissolubile al connubio tecnico con Westbrook, che nell'ultima stagione si è abituato a vestire i panni dell'one man show. Condividere onori e responsabilità sarà il principale compito dell'MVP dell'ultima regular season, per rendere i Thunder di nuovo competitivi per il titolo e convincere l'ex giocatore dei Pacers a sposare la causa di OKC.