E' anche, se non soprattutto, da Danilo Gallinari che i Los Angeles Clippers ripartiranno dalla prossima stagione in poi. Perso Chris Paul, free agent volato via destinazione Houston Rockets, la franchigia di proprietà di Steve Ballmer ha rinnovato il contratto a Blake Griffin e acquisito il ventottenne italiano, da Denver tramite un'operazione di sign and trade (coinvolti anche gli Atlanta Hawks, con Jamal Crawford e Diamond Stone nel pacchetto), destinato a diventare il titolare nel ruolo di small forward della squadra di Doc Rivers. Roster che è stato poi completato dall'arrivo del playmaker serbo Milos Teodosic.

Danilo Gallinari. Fonte: Matthew Stockman/Getty Images

Proprio Doc Rivers, capo allenatore e allo stesso tempo presidente delle operazioni cestistiche dei Clippers, ha presentato ieri alla stampa il Gallo, al Thomas and Mack Center di Las Vegas, dove è in corso di svolgimento la Summer League NBA: "Siamo stati su Gallinari per ben due anni - le parole di Rivers, riportate da Mark Medina del LA Daily News - sono entusiasta di averlo con noi. Abbiamo deciso di prenderlo perchè di lui ci piacciono la leadership, la visione di gioco, le capacità di passatore e tiratore, nonchè l'abilità a giocare sia da small che da power forward. Con Gallinari in squadra credo che siamo riusciti a migliorare il nostro roster. Non ci interessa raggiungere i Golden State Warriors, per il momento vogliamo pensare solo a noi stessi. Molte squadre hanno fatto degli errori cercando di imitare il modo di giocare dei Warriors. Penso che nessuno riuscirà mai a batterli giocando alla loro maniera. L'unico modo è fare come stiamo facendo, costruire una squadra al meglio delle nostre possibilità. Ovviamente speriamo che funzioni". Spiega così le ragioni del suo sbarco a Los Angeles Danilo Gallinari: "Uno dei motivi per i quali ho scelto i Clippers riguarda la squadra che già hanno - dice Danilo - e non ho dubbi che potrò inserirmi alla grande nel loro team. Come ha già detto Doc, sono un giocatore molto versatile e posso adattarmi a diversi sistemi di gioco. Sono eccitato all'idea di poter giocare agli ordini di questo allenatore e insieme agli altri compagni di squadra. Penso davvero che potrò inserirmi in qualsiasi posizione. Qui c'è la miglior combinazione di lunghi della lega, con Blake Griffin e DeAndre Jordan: non vedo l'ora di giocare con due ragazzi come loro".

Danilo Gallinari durante la presentazione.Fonte: LA Clippers/Twitter 

Un Gallinari che si mostra positivo riguardo alle prospettive della sua nuova squadra, nonostante il pessimismo che circonda l'ambiente dopo l'addio di Chris Paul, fino a poche settimane fa pilastro della franchigia: "Già l'anno scorso la squadra ha raggiunto ottimi risultati, e credo che potremmo replicarli a partire dalla prossima stagione. Non so fin dove potremo arrivare, ma sono certo che abbiamo la possibilità di arrivare a un obiettivo. Abbiamo tutto ciò che serve su un campo da basket, in ognuna delle cinque posizioni della squadra. Ci sono molte opzioni a nostra disposizione e, più giocheremo insieme, più facilmente troveremo la chimica giusta. Non penso che nel nostro roster ci siano punti deboli". Il Gallo non dimentica gli anni di Denver, e rende omaggio ai tifosi dei Nuggets: "Come per altri giocatori, non è stato facile lasciare Denver. Ho trascorso sette anni lì, è stato una difficile scelta di cambiamento, ma l'interesse e l'affetto che mi hanno dimostrato i Clippers sono stati fantastici. Gli incontri che ho avuto con loro sono andati alla grande, penso che in tutta la free agency siano stati la squadra che mi ha prospettato le maggiori chances di vittoria. E' stato questo il motivo principale della mia scelta. Di Denver ricorderò sempre la stagione 2013, quella delle 57 vittorie, in cui riscrivemmo tutti i record della storia della franchigia. Quell'anno è stato l'ultimo del periodo vincente dei Nuggets". Presente alla conferenza stampa di introduzione di Danilo Gallinari, anche Lawrence Frank, vice-presidente esecutivo dei Clips: "L'NBA è una lega che spesso rimane uguale a se stessa, ma a volte i trend cambiano. Preferiamo essere davanti a tutti piuttosto che inseguire sempre chi ci sta davanti. Abbiamo rispetto per Golden State e per le altre squadre della lega, ma dobbiamo fare ciò che è meglio per noi".