Seconda prova decisamente più convincente per Lonzo Ball, contro i Boston Celtics nella seconda giornata del torneo di summer league in quel di Las Vegas. Ottima prestazione sia a livello statistico che di impatto sul campo per il prodotto di UCLA, conclusa con un eccellente tripla doppia da 11 punti, 11 rimbalzi e 11 assist, che tuttavia non è stata sufficiente ai suoi Lakers per evitare la sconfitta di misura (86-81) contro i bianco verdi, guidati dal solito eccezionale Jayson Tatum, autore di 27 punti e 11 rimbalzi. Un face off molto atteso tra le due giovani stelle dei Lakers e dei Celtics, rispettivamente seconda e terza scelta del draft 2017, che hanno portato in campo tutto il loro bagaglio tecnico e atletico per questa sfida. Lonzo ha mostrato fin da subito una condizione emotiva ben più rilassata rispetto a quella contratta del debutto, trovandosi a suo agio nel condurre con spaventosa velocità i contropiedi dei californiani distribuendo assist con chirurgica precisione per le pronte mani dei compagni di squadra, tra i quali oggi non figurava Brandon Ingram, ritirato dalla competizione estiva per ragioni precauzionali.
Il playmaker angelino ha subito mostrato al pubblico di Las Vegas tutto il suo repertorio offensivo, il suo ball handling, la sua abilità a rimbalzo, notevole per una point guard, e le sue doti di eccezionale passatore e leader emotivo e tecnico, dettando il ritmo dell’attacco Laker in un modo che a Los Angeles non si vedeva da tempo. Manca la vittoria alla grande serata di Ball, strappatagli dai Boston Celtics con Tatum che ha mostrato ancora una volta il suo interminabile arsenale offensivo fatto di jumpshot dalla media, penetrazioni di potenza pura e ottimi fondamentali in post basso che ne delineano perfettamente le caratteristiche da grande scorer.
Immancabili le dichiarazioni, come sempre sopra le righe, del padre di Lonzo LaVar Ball, che, intervistato durante la partita da Ramona Shelburne di ESPN, ha dichiarato: “Oggi sarebbe sicuramente andata diversamente dopo il fondo toccato la scorsa partita”. Continua definendo il passaggio di testimone tra Magic Johnson e Lonzo: “Voi tutti state per vedere la migliore guardia, con Magic che passerà la torcia a Lonzo […] Lonzo lo sorpasserà e diventerà la migliore guardia di tutti i tempi”. Anche il presidente della franchigia Earvin Magic Johnson ha speso parole per Lonzo: “Mi aspettavo la scorsa prestazione, queta folla è qui per vederlo giocare, era la prima volta che indossava la canotta dei Lakers. Ha semplicemente giocato male, ma oggi sta giocando molto meglio”. Lo stesso Ball ha parlato ai microfoni di ESPN descrivendo il proprio approccio mentale alle partite: “Il mio modo di giocare prevede dimenticare le partite precedenti e concentrarmi sulla prossima. Per questo non ero preoccupato per questa gara. Mi sono sentito decisamente più a mio agio, ho giocato una buona partita, ma non abbiamo vinto ed è questo che mi interessa veramente”.
Serata al tiro dalla lunga distanza ancora complicata per Lonzo (1-5 dall’arco) che tuttavia non ha continuato ad insistere sulle conclusioni da tre punti, ma ha aggredito maggiormente il ferro, diversificando il suo contributo in campo. Il primogenito della famiglia Ball ha dichiarato che comunque, nonostante al momento il suo tiro sia stato poco preciso, che continuerà a tirare con fiducia fino a quando le percentuali non miglioreranno. Ricordiamo che Lonzo durante il suo unico anno a UCLA ha tirato durante il torneo NCAA con un ottimo 40% dall’arco di media, dimostrando di poter dare anche quel tipo di contributo in maniera continuativa. Vedremo se tutte queste sue caratteristiche che hanno strappato paragoni ai media con lo stesso Magic e Jason Kidd, non proprio gli ultimi due arrivati, saranno trasferibili ai ritmi e alla fisicità di un campo NBA con la stessa efficacia e continuità.