I Cleveland Cavaliers hanno raggiunto l'accordo con Jeff Green. Nonostante la franchigia dell'Ohio non abbia al momento un general manager, ed il salary cap sia strapieno, i Cavs sono riusciti a chiudere la seconda operazione di mercato. Green, ala ex Orlando Magic, ha accettato un contratto annuale di 2.3 milioni di dollari. La sua aggiunta, tra l'altro al minimo salariale, va ad aggiungere versatilità e profondità al roster che dovrà affrontare la prossima stagione. Il team ha studiato con molta attenzione come muoversi in FA, dando la priorità all'acquisizione di giocatori atletici, in grado di difendere in più posizioni.

L'accordo era stato segnalato per la prima volta da USA Today Sports, ma ESPN, nella persona di Brian Windhorst, ha svelato un particolare retroscena dell'affare andato in porto nella nottata italiana (serata americana). Jeff Green, prima di prendere la decisione di trasferirsi dalle parti della Quicken Loans Arena, ha avuto discussioni attive, confronti continui e proficui con LeBron James, leader assoluto della squadra vice campione NBA. Proprio il Prescelto gli avrebbe esposto la bontà del progetto e la reale possibilità di lottare per l'anello. Fattori che hanno spinto Green a firmare ed a legarsi per un anno con i Cavs. Ha chiuso la sua ultima stagione in Florida, con la maglia dei Magic, realizzando 9.2 punti di media a partita, impreziosendoli con 3.1 rimbalzi in 22' minuti d'impiego. 

Dall'inizio della free agency, Cleveland ha raggiunto l'accordo con Kyle Korver, messo sotto contratto il playmaker spagnolo Josè Calderon ed in più ha un'opzione per la guardia ex Los Angeles Clippers Jamal Crawford, divenuto free agence dopo aver raggiunto un'intesa di buyout con gli Hawks. I Cavs, dunque, seppur abbiano poco spazio salariale per potersi muovere, stanno facendo di necessità virtù, cercando di rimpolpare il roster rendendolo ancora più competitivo (nei limiti) per ridare il prossimo anno nuovamente la caccia ai Golden State Warriors ed al Larry O' Brien Trophy.