Il frontoffice dei Cleveland Cavaliers ha offerto un contratto da 2 milioni di dollari a Chauncey Billups per ricoprire il ruolo di president of basketball operations della franchigia vice campione NBA. Secondo alcune fonti, abbastanza attendibili in quanto provenienti da ambienti vicino ai Cavs, l'offerta iniziale sarebbe stata inferiore, 1.5 milioni. Un'offerta ritenuta da lui stesso troppo bassa, ed anche da parte di ESPN che ha affermato come in questi casi un contratto da almeno 4 milioni di dollari sia solo il punto di partenza di ciò che un individuo in quel ruolo dovrebbe guadagnare.
Dopo qualche giorno in cui Billups ha riflettuto sull'offerta propostagli dai Cavaliers, è giunta la decisione finale, resa pubblica nella serata americana. L'ex stella NBA ha declinato la proposta, ed i fattori che hanno spinto Billups ad enunciare il 'no grazie' non sono solo di natura economica. Queste le sue dichiarazioni a riguardo: "Sono grato ai Cleveland Cavaliers per la proposta che mi è stata fatta, ci ho pensato a lungo, ma alla fine ho deciso di non accettare perchè credo che non sia ancora arrivato il momento di tuffarmi in questa nuova avventura. Non c'entra nulla in tale decisione la mia famiglia, loro erano con me, al 100 per cento. Quello che ho sentito e letto in giro sono solo sciocchezze, i miei familiari non misono stati da intralcio, e non lo saranno mai".
Sebbene il cinque volte All Star non abbia esperienza manageriali nel suo recente passato, è considerato, negli ambienti NBA, una futura star d'ufficio. Al momento, quindi, continuerà a svolgere mansioni di analista per l'emittente ESPN.
Intanto, una buona notizia arriva da Richard Jefferson, che ha deciso di continuare l'avventura ai Cavs, e quindi di non appendere ancora gli scarpini al chiodo. Nell'ultima stagione, quella andata a libri da poco, ha segnato in media 5.7 punti e preso 2.6 rimbalzi in 20.4 minuti a partita. Quella che inizierà il prossimo ottobre sarà per lui la 17^ stagione da professionista in NBA, e, con ogni probabilità, anche l'ultima.