Serge Ibaka e Taj Gibson, due dei lunghi protagonisti di questa sessione di free agency NBA, hanno oggi delineato il proprio futuro. Il congolese di passaporto spagnolo ha deciso di rimanere ai Toronto Raptors, franchigia nella quale era approdato lo scorso inverno, mentre Taj Gibson, veterano in uscita dagli Oklahoma City Thunder ha scelto di riabbracciare il suo vecchio allenatore Tom Thibodeau, ai Minnesota Timberwolves. 

Serge Ibaka. Fonte: Mark Blinch/Getty Images

Dopo le polemiche relative alla sua reale data di nascita, Serge Ibaka ha firmato oggi un contratto triennale con i Toronto Raptors, per complessivi 65 milioni di dollari, secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski di Espn. Ibaka, 27 anni all'anagrafe, che nella prima parte di carriera è stato un elemento importante degli Oklahoma City Thunder di Scott Brooks (insieme a Russell Westbrook, Kevin Durant e James Harden), riparte dunque dal Canada, dopo una breve parentesi agli Orlando Magic. Scambiato prima della trade deadline di febbraio per Terrence Ross e una prima scelta al Draft, avrebbe dovuto portare verticalità e tiro perimetrale ai Raptors. Operazione in buona misura fallita, se è vero che la squadra di coach Casey è stata eliminata con uno sweep al secondo turno di playoffs della Eastern Conference dai Cleveland Cavaliers di LeBron James (dopo aver superato per 4-2 i Milwaukee Bucks di Jason Kidd nella serie precedente). Ora il congolese diventa l'uomo chiave del frontcourt di Toronto, che ha in scadenza anche Patrick Patterson, a cui verosimilmente il general manager Masai Ujiri non rinnoverà il contratto, mentre il lituano Jonas Valanciunas potrebbe essere scambiato dopo diverse stagioni trascorse senza mai convincere pienamente. Free agent ai Raptors anche Kyle Lowry, uomo intorno al quale ruoterà l'estate canadese. Attualmente il reparto lunghi di Toronto è particolarmente giovane: ne fanno parte Jakob Poeltl (21 anni), Pascal Siakam (23), Lucas Nogueira (24), Bruno Caboclo (21), Kennedy Meeks (22) e OG Anunoby (19), questi ultimi due scelti al Draft. 

Taj Gibson. Fonte: Frederick Breedon/Getty Images

Chi cambia squadra è invece Taj Gibson. 32 anni, una vita ai Chicago Bulls prima della trade che lo ha portato agli Oklahoma City Thunder lo scorso febbraio, ha firmato oggi per i Minnesota Timberwolves di Tom Thibodeau, suo allenatore ai tempi dell'avventura nella Windy City. Secondo quanto reso noto da Chris Haynes di Espn, il nuovo contratto di Gibson sarà un biennale da 28 milioni di dollari complessivi. Una reunion di ex Bulls avrà quindi luogo a Minneapolis, considerando che anche Jimmy Butler è stato giocatore di Thibs a Chicago. Evidente l'intento del frontoffice dei Timberwolves - e dello stesso head coach - di aggiungere esperienza a un roster molto giovane. Gibson andrà dunque ad affiancare Karl-Anthony Towns, prima scelta assoluta al Draft del 2015, lungo dal talento abbagliante, che può però migliorare dal punto di vista difensivo. Gorgui Dieng, Cole Aldrich e Nemanja Bjelica gli altri elementi del frontcourt di una Minnesota che si è rifatta il look anche nel reparto esterni, non solo acquisendo Butler dai Bulls (per LaVine, Dunn e la numero sette al Draft), ma anche spedendo Ricky Rubio agli Utah Jazz e ingaggiando al suo posto Jeff Teague. Prende così forma una squadra più solida, che fa a meno del talento del playmaker spagnolo, ma che guadagna in esperienza e in doti difensive. Quanto agli Oklahoma City Thunder, il general manager Sam Presti sta cercando di inserire nel suo roster un'altra ala piccola come Rudy Gay, da aggiungere a Paul George, per un quintetto che potrebbe prevedere il solo Steven Adams come lungo, con Westbrook point guard, e tre giocatori di taglia comparabile come George, Gay e Andre Roberson (che però è free agent).