Mentre LeBron James si tiene lontano dalle manovre della free agency, deluso dal siluramento di David Griffin, ormai ex general manager dei Cleveland Cavaliers, il frontoffice dei vicecampioni in carica rimane attivo per cercare di migliorare il roster a disposizione di Tyronn Lue. Zero spazio salariale per la franchigia dell'Ohio, costretta a inventarsi operazioni a basso costo.

Josè Calderon. Fonte:David Goldman/Associated Press 

E' il caso dell'ingaggio di Josè Calderon che, secondo quanto riportato nelle ultime ore da Brian Windhorst di Espn, ha firmato un contratto annuale con i Cavs, al minimo salariale, 2.3 milioni di dollari come riserva di Kyrie Irving. Già, perchè Cleveland non sarebbe stata convinta dai pochi mesi di Deron Williams, già pronto a salutare dopo un'esperienza non esaltante alla Quicken Loans Arena. Esattamente come Kyle Korver, l'ex playmaker di Utah, Brooklyn e Dallas è unrestricted free agent, e sta sondando il mercato alla ricerca della destinazione più appropriata. Mosse che non cambieranno il volto dei Cavaliers, che hanno invece assoluta necessità di guadagnare spazio salariale: ecco perchè agli Houston Rockets e ai Minnesota Timberwolves è stata proposta una trade che coinvolge Iman Shumpert, secondo quanto reso noto da Adrian Wojnarowski di Espn. Un altro esempio di "mercato creativo", che punta a scaricare i 21 milioni di dollari di ingaggio che l'ex giocatore dei New York Knicks riceverebbe nelle prossime due stagioni. Trade non ancora definita, nonostante i Rockets ci stiano pensando: Shumpert è stimato da Mike D'Antoni, che lo ha già allenato nei suoi esordi NBA al Madison Square Garden con la maglia dei Knicks. Cavaliers che starebbero monitorando anche la situazione di Zach Randolph, altro veterano che, come Calderon, aggiungerebbe esperienza al loro roster. 35 anni, Z-Bo, è al momento free agent, dopo aver percepito oltre dieci milioni di dollari dai Memphis Grizzlies nell'ultima stagione. Sarebbe lui il prossimo rinforzo del frontoffice di Cleveland, attualmente gestito da Koby Altman, ex assistente di Griffin, con il proprietario Dan Gilbert pienamente coinvolto in tutte le operazioni della free agency. 

Iman Shumpert. Fonte: Lynne Sladky/Associated Press

Intanto gli Houston Rockets, preso Chris Paul dai Los Angeles Clippers, persi Paul George e Andre Iguodala (che hanno firmato rispettivamente con gli Oklahoma City Thunder e con i Golden State Warriors), hanno trovato in P.J. Tucker, in uscita dai Toronto Raptors, l'esterno difensivo che cercavano. Tucker, 32 anni e una lunga militanza ai Phoenix Suns, firmerà infatti un quadriennale da 32 milioni di dollari con la franchigia texana, garantendo a Mike D'Antoni un backup di esperienza alle spalle del titolare Trevor Ariza. Secondo quanto riportato da Tim McMahon di Espn, al reclutamento di Tucker avrebbe partecipato attivamente anche il nuovo arrivato Chris Paul. Rockets che continuano ad essere attivissimi: l'ultima pesca è stata quella del centro cinese Zhou Qi, scelto alla numero 43 dello scorso Draft, ma ingaggiato solo ora dal general manager Daryl Morey, con un contratto biennale. 21 anni, Qi dovrebbe garantire verticalità ai Rockets, anche se le modalità del suo impiego in una pallacanestro particolare come quella NBA sono tutte da verificare. Reparto lunghi di Houston che dovrebbe comprendere ancora Nenè. Il brasiliano, 34 anni, che subito dopo la mezzanotte del primo luglio, aveva firmato un quadriennale da 15 milioni di dollari a stagione. Tutto inutile, a causa della violazione della cosiddetta Over 38 Rule (età che il brasiliano avrebbe avuto entrando nel suo quarto anno di contratto). Le parti rimangono comunque fiduciose per l'accordo su un triennale a cifre vicine a quelle dell'intesa precedente.