Danilo Gallinari è ormai da qualche anno considerato un giocatore d’elite del panorama americano e mondiale. Nonostante non sia ancora riuscito né a partecipare ad un All-Star Game, né a superare il primo turno dei playoff, giocati per altro solo in due annate da quando è in NBA, le capacità di Danilo non sono mai state messe in discussione, come la sua personalità e le sue doti da leader.

La stagione corrente non ha particolarmente elevato, ma nemmeno affossato, lo status del figlio di Vittorio, confermandolo come uno dei giocatori più interessanti che la componente europea della lega ha da offrire, tuttavia mostrando anche una velata insoddisfazione accumulata in quel di Denver, che nonostante i playoff sfiorati e un roster giovane e in divenire, stenta ancora a effettuare quel salto di qualità che la proietterebbe tra le migliori dell’ovest. La regular season di Gallinari è stata a due facce: una prima metà giocata molto sottotono, complice anche qualche problema fisico, e una seconda metà che ha mostrato nuovamente il miglior Gallinari, capace, in certi momenti della stagione, di caricarsi letteralmente la squadra sulle spalle, senza paura di compiere scelte importanti durante le partite. Durante quest’anno, complice l’aumento di minutaggio dovuto anche alla partenza di Nurkic, si è appalesato lo smisurato talento di Nikola Jokic, che ha compiuto una crescita esponenziale, della quale ha giovato anche lo stesso Gallinari che è apparso rinvigorito dal miglioramento del serbo. I tanto agognati playoff tuttavia sono ancora una volta sfumati, questa volta strappati dalle mani della franchigia del Colorado da parte dei Portland Trail Blazers durante le ultimissime partite della regular season.

Tutto questo, unito alla voglia smisurata che Danilo ha di poter competere per traguardi importanti, hanno fatto maturare nella mente dell’azzurro la decisione di esplorare la free agency di questa estate e, quindi, di non esercitare la player option di 16.1 milioni di dollari prevista dal suo contratto. La franchigia guidata da Tim Conelly ha dichiarato recentemente che trattenere Danilo è la priorità numero uno di questa free agency, ma nelle utime ore indiscrezioni rese note da Sam Amick di USA Today, mostrano come lo stato di free agent di Gallinari abbia smosso mezza NBA, in quanto pare che siano addirittura nove la franchigie interessate alle capacità di Danilo. Al momento, oltre ai Nuggets si ipotizzano i Kings oltre che alcune contender, come ipoteticamente potrebbero essere gli Houston Rockets, attivissimi in questa estate e già definiti, da alcuni rumors, come una papabile destinazione per l’ex Olimpia Milano.

Sicuramente un ragazzone di quasi 210cm in grado di mettere la palla per terra, di aggredire il ferro, di punire dalla lunga come dalla media distanza e perfettamente in grado sia di calarsi nella parte di ottimo role player, che di caricarsi la squadra sulle spalle grazie alle sue grandi doti di leader e trascinatore emotivo e tecnico, fa gola a moltissime squadre. Gallinari ha recentemente definito i Nuggets come la sua prima scelta, ma anche solo il fatto che abbia deciso di esplorare la free agency, ci fa dedurre che il ragazzo nato a Sant’Angelo Lodigiano, non voglia precludersi nessuna possibile soluzione che possa garantirgli possibilità maggiori di competere ai massimi livelli rispetto a Denver. Solo il tempo e l’inizio dei contatti e delle trattative, di cui la NBA free Agency 2017 sarà satura, potranno sciogliere ogni dubbio per quello che concerne il futuro della stella italiana, che con tutta probabilità vedremo impegnato anche durante gli europei di agosto-settembre.