L'avevamo lasciato due settimane fa con il Larry O'Brien Trophy tra le braccia, lui che alle NBA Finals si era già guadagnato anche il riconoscimento di MVP, most valuable player, al termine della cavalcata del 2015, sempre con i Golden State Warriors. Ora Andre Iguodala è in scadenza di contratto con la squadra della Bay Area, e su di lui sono piombate diverse franchigie NBA. 

Andre Iguodala, fresco campione NBA. Fonte: Andrew D. Bernstein/Getty Images

Divenuto negli anni un fantastico giocatore di ruolo, l'ex Sixers e Nuggets si è ritagliato lo spazio di sesto uomo per Steve Kerr e il suo staff tecnico (secondo in questa speciale classifica NBA, alle spalle solo di Eric Gordon degli Houston Rockets). Difensore sopra la media, tiratore ondivago ma perfetto per il sistema dei Warriors, Iguodala è attualmente al centro delle principali discussioni che riguardano il roster dei californiani. Unrestricted free agent, lo scorso anno Iggy ha guadagnato 11 milioni di dollari, ma dal primo luglio i margini di manovra a disposizione del general manager Bob Myers caleranno drasticamente, se sol si considera che Golden State dovrà rinnovare il contratto (al massimo salariale) a un certo Stephen Curry, sottopagato per anni. Ecco perchè, nel caso di Iguodala, potrebbe essere fondamentale la rinuncia a qualche milione di dollari da parte di Kevin Durant. L'MVP delle ultime Finals ha infatti già declinato la player option di 27 milioni prevista in suo favore, per rinegoziare un altro rinnovo con il frontoffice dei Warriors, a cifre più basse (si parla di quattro milioni in meno). Una mossa che consentirebbe alla franchigia californiana di poter offrire a Iguodala sostanzialmente la stessa cifra percepita negli ultimi anni. Intanto, sul veterano NBA, si stanno muovendo diverse franchigie, contender e non. Tra le prime, i San Antonio Spurs di Gregg Popovich e R.C. Buford, che hanno puntato anche Chris Paul, ma che potrebbero agire solo dopo aver scambiato LaMarcus Aldridge e Danny Green, e i Los Angeles Clippers di Doc Rivers (e Jerry West), il cui futuro non è mai stato così nebuloso. Anche i nuovi Minnesota Timberwolves, secondo quanto riportato da Chris Haynes di Espn, si sono dimostrati interessati, per aggiungere un giocatore di esperienza a un gruppo giovane che ha appena inserito a regime Jimmy Butler. 

Andre Iguodala. Fonte: Chris Schwegler/Getty Images

Tra le non contender, ecco gli Utah Jazz, in attesa di conoscere le prossime mosse di Gordon Hayward (dato sempre più vicino ai Boston Celtics) e George Hill, gli Orlando Magic, i Brooklyn Nets e i Philadelphia 76ers, squadra degli esordi NBA di Iguodala che, come Minnesota, intende acquisire giocatori di esperienza da affiancare alla clamorosa batteria di giovani (Fultz, Simmons, Embiid, Okafor, Saric) messa insieme negli ultimi anni. La situazione è dunque in divenire, e fonti interne alla lega riferiscono del rischio dei Warriors di perdere il loro sesto uomo, un tipo di giocatore difficile da reperire sul mercato dei free agents, per doti difensive, conoscenza della pallacanestro, capacità di fare gruppo e riconoscere i momenti importanti. Nell'ultima stagione, Iguodala ha disputato una regular season a fari spenti, quasi a risparmiare energie in vista dei playoffs. Ma la postseason non è iniziata sotto i migliori auspici per lui, tormentato da un fastidio al ginocchio, risolto comunque in tempo per presentarsi in gran spolvero alle Finals, dove ha dato il suo contributo in marcatura su LeBron James (come dimenticare la stoppata del finale di gara-3 sul Prescelto), ma non solo. Myers e Kerr non vorrebbero perderlo, ma l'NBA rimane un business, come sottolineato spesso dagli stessi protagonisti. In scadenza per i Warriors anche un altro uomo chiave dalla panchina come Shaun Livingston: i rumors riportati da Espn parlano di una richiesta di rinnovo a dieci milioni di dollari a stagione (12 a salire), per un giocatore che fino allo scorso anno ha guadagnato 5.7 milioni.