A cinque giorni di distanza dalla trade che ha condotto Jimmy Butler via da Chicago, il frontoffice dei Bulls riflette sulle decisioni future da prendere per completare l'operazione rebuilding del loro roster. Salutati nel giro di dodici mesi i due volti della franchigia (Derrick Rose e appunto Jimmy Butler), i Tori della Windy City devono ora capire cosa fare di Dwyane Wade e di Rajon Rondo, unici due veterani rimasti in squadra.
Wade, dall'anno scorso a Chicago, ha esercitato pochi giorni fa una player option per proseguire la sua avventura nella città dell'Illinois, decidendo di accettare l'offerta - predeterminata da una stagione - di 23.8 milioni di dollari. Diverso il discorso riguardante Rajon Rondo, che la dirigenza Bulls potrebbe tagliare entro il 30 giugno. Con l'addio di Butler, anche la presenza di due giocatori esperti come Wade e Rondo potrebbe perdere di senso, per una squadra che con ogni probabilità ripartirà esclusivamente dai giovani, con pochissime (prossime alle zero) chances di raggiungere i playoffs in breve tempo. Di questi argomenti ha parlato oggi il vicepresidente esecutivo dei Bulls, John Paxson, durante la presentazione dei nuovi arrivati a Chicago (Kris Dunn e Zach LaVine, da Minnesota, Lauri Markkanen, pescato al Draft con la numero sei). "So che il general manager Gar Forman - le parole di Paxson in conferenza stampa, riportate da Nick Friedell di Espn - ha già avuto modo di parlare con Leon Rose, l'agente di Wade. Per quanto riguarda la risoluzione (con buonuscita, ndr) del suo contratto, niente è stato ancora annunciato. In uno scenario di questo tipo, un'operazione del genere deve necessariamente portare dei benefici alla franchigia. Lo scorso anno Dwyane si è comportato da gran professionista, a margine di situazioni diverse. Anche a Miami ha vissuto un paio di stagioni di rebuilding, quindi al momento stiamo lavorando presumendo che rimarrà con noi. Ma, come ho detto, se mai dovesse verificarsi il buyout, dovrebbe essere vantaggioso per noi". Una decisione che non spetta solo ai Bulls, ma anche al giocatore: Wade sa bene che in un'altra squadra potrebbe ancora competere ad alti livelli, ma allo stesso tempo non può nascondersi che sarà impossibile ottenere altrove un contratto economicamente così vantaggioso.
Difficile una permanenza di Rondo a Chicago, sempre secondo quanto rivelato oggi da Nick Friedell. L'ex giocatore di Celtics, Mavs e Kings sarebbe sicuramente rimasto in caso di mancata trade con Minnesota per Butler. Ora invece la sua posizione è in bilico, con i Bulls che hanno la possibilità di tagliarlo nei prossimi quattro giorni: "Per quanto riguarda Rajon - ha detto Paxson - sapete quanto alta sia la nostra considerazione di lui. Il suo agente, Bill Duffy, che poi è lo stesso di Zach (LaVine, ndr), era qui oggi. Con lui dovremo sederci e discutere. Siamo perfettamente consapevoli di quanto siano importanti i veterani in una squadra giovane, soprattutto i veterani giusti. Giocatori che sono buoni compagni di squadra, che supportano gli altri ragazzi, e che non smettono di insegnare loro come si diventa professionisti. Sono tutti elementi che prenderemo in considerazione". Di diversa natura le domande poste a Zach LaVine, reduce dalla lesione del legamento crociato del ginocchio sinistro. Infortunatosi a febbraio, LaVine si è mostrato fiducioso di poter tornare a giocare al top: "Tornerò a stare bene - le sue parole - che poi è la cosa più importante. Voglio prendermi cura del mio corpo e di questa franchigia. Farò tutto il possibile per tornare al massimo della forma: da quel momento, sarò pronto per giocare. Sono il tipo di persona che lavora duro finchè non ottiene un obiettivo il prima possibile". Per un LaVine in arrivo, c'è invece un Michael Carter-Williams in partenza: all'ex giocatore di Philadelphia e Milwaukee, restricted free agent, non verrà infatti rinnovato il contratto.