Il draft della scorsa notte ha riservato più di una sorpresa in termini di scelte, e le squadre sono state anche piuttosto attive in quanto a trade. Oltre all'arrivo di Jimmy Butler in quel di Minnesota, si sono mossi anche i campioni in carica della Baia dato che non avevano nessuna chiamata. Nonostante la squadra sia decisamente completa, tutti sanno che il draft di quest'anno è particolarmente colmo di talenti e ottenerne uno può far senz'altro comodo in futuro.

La scelta di Bob Myers e compagnia è ricaduta su Jordan Bell, talento di Oregon scelto inspiegabilmente alla numero 38. Esatto, perché il mock draft prevedeva che sarebbe stato chiamato intorno alla ventisettesima, mentre la realtà è stata ben diversa. Chicago ne ha approfittato, chiamandolo con la trentottesima scelta, ma lo ha ceduto quasi subito ai Warriors per una cifra che si aggira intorno ai 3.5 milioni di dollari. Golden State ha sempre mostrato molta astuzia nello scegliere i giocatori, ultimo fra essi un Patrick McCaw nel 2016 che ha avuto il lusso di giocare diversi minuti (ad ottimo livello) nelle Finals di quest'anno.

Bell invece è tutt'altro giocatore: un ala grande e all'occorrenza anche centro in quintetto piccolo, dotato di grandissima energia ed esplosività. Il nativo di Los Angeles non è particolarmente alto ma compensa perfettamente con altre qualità. A livello difensivo, può  difendere sul perimetro giocatori più veloci di lui grazie alla sua rapidità di gambe ma soprattutto è uno dei migliori "rim protector" dell'intero Draft. Va inoltre molto bene a rimbalzo, anche in fase offensiva. In attacco ha delle ottime letture che non sono tipiche per i lunghi ed è anche un discreto passatore.

Ovviamente può migliorare in molti settori: ad esempio le sue opzioni offensive sono molto ristrette, non avendo il tiro da tre punti nelle corde. Discreto a livello di post basso ma ancora con molte lacune che potrà migliorare senza problemi visti i suoi margini di miglioramento. Dà sempre il meglio di sé e fa il bene per la squadra, senza pensare alle proprie statistiche, ed è proprio questo che magari ha convinto la dirigenza di GSW a puntare su di lui.

Il minutaggio della prossima stagione non sarà certo altissimo ma secondo gli addetti ai lavori (e anche il sottoscritto) potrebbe imporsi in pochi mesi e a farne le spese sarebbero McAdoo e Looney. Il primo, secondo i Warriors, è cresciuto molto ma per adesso ha dimostrato pochissimo, il secondo invece è un giocatore molto acerbo che non sembra avere un futuro roseo nella squadra. Proprio per queste ragioni, Bell potrebbe approfittarne e guadagnare qualche minuto grazie alla sua energia che lo ha reso un beniamino nell'Oregon.