Al termine di giorni caratterizzati da continue indiscrezioni su movimenti di mercato dei Los Angeles Lakers, la franchigia gialloviola ha effettuato nella notte italiana un'operazione che farà a lungo discutere. Il presidente Magic Johnson e il general manager Rob Pelinka hanno infatti deciso di imbastire una trade con i Brooklyn Nets, spedendo al Barclays Center D'Angelo Russell e Timofey Mozgov, per ottenere in cambio Brook Lopez e la ventisettesima scelta all'NBA Draft di domani. 

Brook Lopez. Fone: Chris Szagola/Associated Press

Notizia riportata per primo da Adrian Wojnarowski di The Vertical, poi confermata da Ramona Shelburne e Marc Stein di Espn. Si chiude così, dopo sole due stagioni, l'avventura ai Lakers di D'Angelo Russell, prodotto da Ohio State, selezionato al Draft del 2015 con la seconda moneta. Ironia della sorte, la stessa chiamata che i gialloviola avranno a disposizione domani notte, quando sceglieranno - verosimilmente - un'altra point guard, Lonzo Ball da UCLA. Ma l'arrivo di Ball a El Segundo non è l'unica motivazione che ha indotto i Lakers a privarsi di Russell, due anni fa considerato come un giocatore dal talento sconfinato, addirittura paragonato a Stephen Curry. Fonti vicine alla franchigia californiana spiegano infatti che la volontà di alleggerire il salary cap sia stata dominante nella scelta di Magic Johnson, deciso a sbarazzarsi del centro russo Mozgov, messo sotto contratto la scorsa stagione (dalla vecchia dirigenza, quella capitanata da Mitch Kupchak) con un quadriennale da 64 milioni di dollari complessivi. Russell sarebbe stato dunque il giocatore da sacrificare per creare flessibilità, e per convincere i Nets a scambiare Brook Lopez, altro centro dal contratto pesante (22.6 milioni di dollari la prossima stagione), ma in scadenza nel 2018. Oltre a Lopez, ai Lakers va anche la una scelta a fine primo giro al Draft (la numero ventisette) di domani, che si aggiunge alla seconda e alla ventottesima, ottenuta dagli Houston Rockets nell'ambito della trade invernale che vide coinvolto Lou Williams.

Timofey Mozgov. Fonte: Jae C. Hong/Associated Press

Evidente dunque l'intento dei Lakers di creare spazio salariale per la prossima stagione, quando nel Sud della California potrebbe arrivare, da free agent, Paul George, ventisettenne superstar degli Indiana Pacers. La small forward di Indiana è in realtà contesa da mezza NBA: su di lui c'è l'interesse dei Cleveland Cavaliers e dei Los Angeles Clippers. Dopo aver annunciato di voler chiudere nel 2018 la sua avventura con la franchigia di Indianapolis, George è al momento a tutti gli effetti sul mercato, con i Pacers intenzionati a ricostruire ottenendo qualcosa in cambio della loro stella. Ecco perchè, secondo quanto riportato da Marc Stein di Espn, i gialloviola starebbero lavorando a un'ulteriore trade, da effettuarsi prima del Draft, offrendo a Indiana le loro scelte numero ventisette e ventinove, più uno tra Julius Randle e Jordan Clarkson, per accaparrarsi George già a partire da quest'estate. Inizia dunque da qui l'opera di ricostruzione dei Los Angeles Lakers della premiata ditta Jeanie Buss e Magic Johnson, pronti a sconfessare le scelte tecniche prese nell'ultimo triennio da Jim Buss e Mitch Kupchak. Allo stesso tempo, ecco i Brooklyn Nets provare a cambiare rotta: dopo aver ceduto Bojan Bogdanovic ai Washington Wizards, il general manager Sean Marks (australiano, ex San Antonio Spurs) ha chiuso con Brook Lopez, assicurandosi uno delle point guards giovani più interessanti dell'intera lega, dalla prossima stagione a disposizione di Kenny Atkinson, in una squadra che proprio nel reparto esterni aveva e ha ancora le sue lacune più significative.