Dopo i recenti rumors che vedrebbero la franchigia dell’Ohio fortemente interessata a Paul George, uno dei nomi più vociferati dell’estate NBA, dopo l’annuncio di non voler continuare la sua avventura con i Pacers al termine del contratto (giugno 2018), un altro nome si è fatto avanti ed è stato prepotentemente accostato ai vice campioni NBA. Jimmy Butler, ala piccola dei Chicago Bulls, anch’esso parecchio chiacchierato e dato per partente nelle ultime settimane, con un interesse particolare espresso anche da parte dei Boston Celtics, desiderosi di imporsi come nuova forza ad est e principale antagonista dei Cavs.
Cleveland all’interno del proprio roster non presenta un trade asset particolarmente interessante, quasi priva di giovani prospetti e di scelte al draft di rilievo, la squadra di Lebron James è una corazzata che punta a vincere il più possibile e il prima possibile. L’unico pezzo pregiato che i campioni della eastern conference sarebbero in grado di mettere sul mercato è Kevin Love, reduce da una stagione fatta di luci ed ombre, ma anche da una serie finale che non ha del tutto convinto i detrattori. Chicago tuttavia sarebbe intenzionata ad avviare una ricostruzione, se dovesse privarsi della propria stella, partendo da prospetti giovani e per questo motivo, secondo alcune fonti di ESPN, Cleveland avrebbe in mente una multi team trade, una trade a più squadre che coinvolgerebbe una terza franchigia che farebbe da ponte facilitatore tra i Cavs e i Bulls.
I Cavs metterebbero sul tavolo delle trattative Love, la franchigia “Ponte” qualche giovane interessante o scelte alte nei prossimi draft, e i Bulls Jimmy Butler che appunto si accaserebbe a Cleveland, in un triangolo di trasferimenti al quale l’NBA non è certo nuova. The Chicago Tribune ha recentemente ipotizzato che i Phoenix Suns potrebbero recitare il ruolo di facilitatori in questa trade a tre, interessati ad alzare il livello del proprio roster, anche disposti a rinunciare alle proprie scelte future (detengono la n. 4 all’imminente draft) e anche a qualche pezzo forte del proprio quintetto base, come la point guard Eric Bledsoe.
Uno scenario simile che vedesse la partenza di Love era già stato ipotizzato per Cleveland negli scorsi giorni nell’affare Paul George, il quale, tuttavia, avrebbe la controindicazione di non garantire una lunga permanenza in Ohio, mosso dal forte desiderio di trasferirsi ai Los Angeles Lakers durante la free agency 2018. I Cavs sembrano intenzionati a percorrere entrambe le piste e a contrapporre, già dalla prossima stagione, un roster in grado di mettere in discussione lo strapotere dei Golden State Warriors, manifestatosi nella scorsa post season.
Per quanto riguarda Butler e Chicago, se il prodotto di Marquette decidesse di rimanere in Illinois potrebbe ottenere durante l’estate 2018 un’estensione del proprio contratto ad una cifra super di 200 milioni, ma i Chicago Bulls sembrano intenzionati a non chiudere nessuna possibilità di trade per la loro stella. Butler è sicuramente un giocatore d’elite, uno dei migliori two way player della lega, capace di essere efficace tanto in attacco quanto in difesa e nelle ultime settimane molti suoi estimatori si sono affacciati alle porte dei Bulls per intavolare una trattativa. I Boston Celtics rimangono una pista caldissima, forti delle 7 scelte complessive nei prossimi tre draft utilizzabili per trade, ma alla luce di questi recenti sviluppi, non è assolutamente da escludere l’approdo di Butler alla corte del re.