Dopo tre anni di successi e di ottimi risultati raggiunti insieme, le strade di David Griffin e dei Cleveland Cavaliers si separano. Al general manager dei vicecampioni NBA non verrà infatti rinnovato il contratto, in scadenza il prossimo 30 giugno, per "differenza di vedute" sul futuro della franchigia con il proprietario Dan Gilbert, secondo quanto riportato nelle ultime ore da Brian Windhorst e Dave McMenamin di Espn

David Griffin e LeBron James. Fonte: Nathaniel S. Butler/Getty Images

E' stato proprio Gilbert ad annunciare l'addio dal suo general manager, tramite un comunicato ufficiale diffuso nel tardo pomeriggio (americano) di ieri: "I Cleveland Cavaliers e il suo general manager David Griffin hanno deciso di comune accordo di non rinnovare il contratto in corso di Griffin, in scadenza il 30 giugno 2017. Per conto dell'intera franchigia, Cleveland intende ringraziare Griffin per la sua leadership e per il contributo offerto durante gli anni trascorsi qui, in particolare per il ruolo ricoperto nella conquista del primo titolo NBA nella storia dei Cavaliers. In questo momento non ci sono altri annunci relativi alla leadership della dirigenza tecnica della franchigia, ma siamo fiduciosi che il nostro attuale frontoffice continuerà ad esplorare e perseguire in maniera aggressiva tutte le opportunità che nelle prossime settimane si presenteranno per rendere ancora migliore la squadra". Pronta la replica di Griffin: "A partire da oggi, farò un passo indietro da general manager dei Cavs. Insieme abbiamo ottenuto successi senza precedenti, e per questo motivo ringrazio Dan Gilbert per l'opportunità concessami. Io e Dan sappiamo che Cleveland è una squadra costruita sul concetto di adeguarsi e stare bene insieme, ma ora siamo giunti a un punto in cui questo concetto non si adatta più a nessuno di noi. Sono allo stesso tempo eccitato ed entusiasta al pensiero di affrontare una nuova sfida nel mondo NBA". Fin qui le dichiarazioni di circostanza, che lasciano comunque affiorare una certa tensione tra proprietario e general manager, e che raccontano di attriti e fratture non ulteriormente sanabili.

David Griffin. Fonte: Jason Miller/Getty Images

Fonti vicine alla franchigia dell'Ohio narrano infatti di un Gilbert sempre più coinvolto nella gestione tecnica della franchigia, al punto che anche il vicepresidente operativo delle operazioni cestistiche, Trent Redden, vedrà non rinnovato il suo contratto in scadenza tra dieci giorni. Un Dan Gilbert deciso a esplorare nuovi scenari per rendere più competitiva la sua Cleveland, a partire dal Draft di giovedì notte, per finire con le trade (nelle ultime ore si parla con insistenza di contatti con i Chicago Bulls per Jimmy Butler). La decisione di non proseguire il rapporto con Griffin non è stata comunicata dalla proprietà a coach Tyronn Lue, nè a LeBron James, stella indiscussa della squadra. Proprio LeBron, sempre pronto a stimolare la sua dirigenza nella speranza di migliorare i Cavs, è sempre stato uno dei principali sponsor di David Griffin. Solo due mesi fa, The Chosen One si augurava infatti che il suo general manager potesse proseguire nel suo lavoro a Cleveland, rilasciando un'intervista-endorsement ai microfoni di Espn: "Non capisco per quale motivo David non dovrebbe rinnovare - le parole di LeBron - le ha provate tutte per rendere ancor più competitiva questa squadra, per portarla a competere per il titolo. Non continuare con lui non avrebbe senso. Non vorrei dovermi trovare nella posizione di rimanere a Cleveland senza di lui e senza i suoi uomini di fiducia, dai componenti del coaching staff fino ai giocatori. David è una parte importantissima di questa franchigia". Un LeBron che viene descritto ora come "sorpreso e preoccupato" per il futuro dei Cavs, e che ha reso omaggio al suo general manager tramite un tweet di ringraziamento: "Nessuno ha apprezzato quanto me il tuo lavoro a Cleveland. Spero lo abbiano fatto anche tutti i tifosi. Grazie per questi tre anni, insieme abbiamo conquistato un titolo".