"Il mio futuro ai Denver Nuggets? Non sono la mia prima scelta, ma sono alla pari con tutte le altre". 

Inizia così l'intervento di Danilo Gallinari ai microfoni di Premium Sport. Il Gallo, a Barcellona per qualche giorno di relax prima di tuffarsi nell'estate di lavoro che lo condurrà prima alla firma del nuovo contratto in NBA, poi all'Europeo con la maglia della Nazionale, ha parlato del suo futuro, svelando quello che potrebbe accadere da qui al primo luglio, data dell'inizio della Free Agency. 

"Loro hanno un vantaggio che è quello che possono offrirmi cinque anni di contratto, mentre le altre soltanto quattro. Da questo punto di vista è un qualcosa che hanno in più, ma per quel che mi riguarda partono tutte dallo stesso punto di partenza". 

Futuro in NBA ma non solo, nell'estate di Gallinari come detto l'Europeo, anche se il sogno di Danilo resta quello di partecipare alle prossime Olimpiadi: "Sogno le Olimpiadi, se devo scegliere tra l'oro iridato e l'anello NBA scelgo quello con la Nazionale perché ti da delle emozioni che nient'altro ti può dare, quindi preferirei quello". 

Ed ancora, riguardo l'avventura negli States, Gallinari prova così a sintetizzare a cosa è servita la competizione con la lega professionistica statunitense, che ha contribuito alla formazione dell'uomo e del cestista azzurro: "L'esperienza all'estero credo sia fondamentale e ti permetta di crescere anche a livello mentale, oltre che come giocatore. Per poter durare all'estero devi avere qualcosa di più a livello mentale. Come me anche Beli e Mago ne hanno avuta tanta di forza, perché non è facile reggere a quel tipo di ritmo, di pressione, di business". 

Ed infine, uno sguardo anche ad un eventuale ritorno all'Olimpia Milano, che Gallinari non esclude, ma soltanto tra qualche anno: "Poter fare quello che ha fatto Gigi con il Fenerbahce a Milano sarebbe bellissimo, ma parliamo di un futuro prossimo. Per un paio d'anni starò ancora in America, poi saranno ginocchia e caviglie, quando avrò circa trentacinque anni a decidere se potrò dare ancora qualcosa a Milano oppure no".