La festa è qui. I Golden State Warriors se la godono tutta e ne hanno ben donde: dopo le sedici vittorie conquistate in diciassette apparizioni nei Playoff NBA 2017 è arrivato il tanto agognato momento della parata finale dei Campioni, che travolti dall'entusiasmo del popolo di Oakland stanno facendo il giro della città portando in dote il Larry O'Brien Trophy, il secondo conquistato da Curry e compagni nel giro di tre stagioni. Protagonisti della festa ovviamente Durant, Thompson, coach Kerr e tutti i giocatori dei Warriors, che sfilano aizzando il pubblico presente così come fa Steph in questo video. 

Questo e tanto, tantissimo altro nella festa dei Golden State Warriors, che dopo essere stati travolti dalla polemica per quanto accaduto con la "visita di cortesia" che nella prossima stagione dovranno tenere - o meno - alla Casa Bianca si sono riversati nelle strade della baia dopo aver fatto bisboccia nelle ore immediatamente successive alla vittoria in gara 5. Uno dei protagonisti più attesi della parata è senza alcun dubbio Kevin Durant, al primo anello della sua carriera, che mostra orgoglioso il trofeo appena conquistato. 

 

 

Una Oakland vestita chiaramente a festa e tinta tutta di giallo, bianco e blu, colori sociali dei campioni in carica NBA. 

 

Non possono mancare, chiaramente, anche Champagne e coriandoli. 

Tra gli altri, presente anche il georgiano Zaza Pachulia, che ha così commentato quanto gli sta accadendo in queste ore: "E' tutto davvero incredibile. Credo che in ogni caso il duro lavoro paghi sempre. Ho sempre giocato in squadre forti, ma non così tanto piene di talento come quella di quest'anno. Siamo riusciti con i sacrifici, con il ritmo, con le giocate dei singoli a vincere il campionato ed è una sensazione fantastica. Quando mi ritirerò, tra qualche anno, non penserò ai numeri, alle statistiche, a quanti rimbalzi ho preso in carriera, ma ricorderò questi momenti perché sono fantastici, bellissimi da vivere con un gruppo così unito e coeso". 

A margine delle parole del centro dei Warriors, quelle decisamente più toccanti e significative - non ce ne voglia Pachulia - di coach Steve Kerr, che visibilmente commosso ha così raccontato il suo ritorno in panchina dopo l'infortunio: "Non è stato affatto facile, ma sentivo di dover tornare in panchina e di dare il mio apporto ai ragazzi. In tal senso devo davvero dire un grazie enorme alla mia famiglia, che non mi ha mai fatto mancare il supporto necessario per andare avanti e continuare a combattere. L'innesto di Durant? Si, è stato senza dubbio molto importante. E' un bell'innesto, devo ammettere. Scherzi a parte, è stato decisivo il modo in cui si è inserito, ma altrettanto fondamentale è stato il carattere, la voglia di sacrificarsi per il compagno e non per la gloria personale, di tutti questi grandissimi giocatori, che va ben al di là delle proprie caratteristiche tecniche. Ovviamente, guardarli da fuori è molto gratificante". 

 

Infine, la squadra è giunta sulle sponde di Lake Merritt, dove si conclude la parata trionfale. Non resta che godersi la festa.

Queste, inoltre, le parole di Steph Curry.