Cleveland, Ohio - Tyronn Lue, intervistato in conferenza stampa a poco più di quarantottore dalla quasi decisiva gara 3 delle Finals NBA contro i Golden State Warriors, prova ad indicare la strada ai suoi Cleveland Cavaliers. Più facile a dirsi che a farsi. Poche risposte, brevi e concise, volte a trovare la chiave di volta per provare a ribaltare l'inerzia della serie finale - Warriors avanti 2-0 e pure nettamente. 

"Credo che la squadra debba riuscire a prendere buoni tiri, non forzati, quando gioca con il proprio ritmo, senza perdere palla lasciando pericolosissime transizioni ai Warriors. Quindi, questo è quel che dobbiamo provare a fare. Questo è il nostro gioco. Non proveremo a cambiare il nostro modo di giocare a causa dei nostri avversari. Sono fiducioso e credo fermamente di poter giocare questo tipo di pallacanestro, così come l'abbiamo giocato lo scorso anno. Questo è ciò che siamo". 

Tra le domande, quella di maggiore rilievo, oltre al piano partita da perseguire nel primo atto alla Quicken Loans Arena, anche quella relativa ad un cambio di quintetto con uno spento e spaesato JR Smith che potrebbe lasciare il posto ad un pimpante e molto più incisivo Iman Shumpert, anche se Lue non sembra di questo avviso: "No, non faremo cambi di questo tipo"

Altro tema scottante in questi giorni, quello relativo al ritmo al quale si sta giocando, indemoniato - James, in 14 anni di carriera, ha giocato circa 90 possessi per gara di media, diventati 105.5 in queste Finals - che potrebbe condizionare le prestazioni di LeBron James nei secondi tempi. Tuttavia, Lue non intende modificare anche questo aspetto del gioco dei Cavs: "Non è il nostro gioco, non rallenteremo il modo di giocare a basket. Dobbiamo giocare al nostro ritmo, abbiamo la necessità di fare la nostra partita, siamo arrivati a questo punto della stagione giocando nel nostro modo ed abbiamo anche vinto molte partite nel modo in cui giochiamo, quindi non cambieremo atteggiamento in gara 3". 

Ed infine, un appunto sul minutaggio che sta riservando a Tristan Thompson, notevolmente ridotto nei primi due appuntamenti della serie: "Non si tratta di ciò che Tristan non sta facendo, ma credo che contro questo tipo di squadra serva qualcuno che faccia canestro e sia pericoloso".