Incredibile epilogo in Gara-6 delle semifinali Scudetto della LegaBasket Serie A: la Reyer Venezia rischia l’harakiri, dilapidando dieci punti nell’ultimo minuto sotto i colpi di un Logan ai limiti dell’umano, che trova nove punti per provare a vincere da solo la partita, ma gli orogranata resistono fino all’ultimo e volano in finale, battendo Avellino grazie ad un’ottima prova nei due quarti centrali, quando hanno raggiunto i quindici punti di vantaggio. Sabato inizia la finale contro Trento.
I primi punti arrivano per entrambi dalla lunetta, per poi dare il via al party delle triple con Leunen e Haynes, che impattano a quota 5 dopo tre minuti di gioco. La Reyer deve fare i conti con i problemi di falli, andando in bonus dopo tre minuti e Avellino ne approfitta per raggiungere il +4 (11-7), con i liberi di Zerini. Haynes replica con una tripla su rimbalzo offensivo a metà quarto, imitato da Peric, che porta in vantaggio i suoi sul 13-14. Logan risponde agli esterni orogranata e piazza la tripla del +5 a novanta secondi dalla fine, ma Ejim e Tonut annullano il gap con un break di 5-0. Ragland chiude il primo quarto con una delle sue classiche penetrazioni, terminando il parziale sul 24-21 a favore degli irpini.
Jones apre il secondo quarto con sei punti consecutivi dei suoi, intervallati dal gioco da tre punti di Tonut, mentre Ragland con una rubata su Filloy finalizza il +6 (32-26), dopo tre minuti. Filloy dimezza il gap con un bell’assist per Batista e una tripla, che vale il 34-31, mentre Peric sigla il -1 in transizione a metà quarto. Filloy sale sulla cattedra, innescando il break di 8-2, seguito a ruota da Peric e Batista, costringendo Sacripanti a chiamare il timeout sul 36-41 a tre minuti dalla pausa lunga. I campani cercano di restare sulla scia, ma vengono colpiti dalla pioggia di triple, ben tre consecutive, di Haynes, Peric e Tonut, che portano la Reyer sul +10 a meno di un minuto dalla fine. Il primo tempo si chiude sul 43-52 per Venezia, con il canestro di Peric.
I padroni di casa raggiungono il -7, ma l’antisportivo su Peric è deleterio per la truppa di Sacripanti, che subisce il break di 8-0, con Stone Haynes, che portano i veneti sul 47-62 a metà quarto. I veneti abbassano il ritmo, accusando lo sforzo profuso nei venticinque minuti precedenti e si vedono avvicinarsi gli avversari, che toccano il -9 con Logan e Thomas, ma Ejim con una tripla ridà linfa e ossigeno, che vale il +12 a pochi possessi dalla fine del quarto. Tonut sulla sirena piazza un graziosissimo sottomano alla Curry, che chiude il parziale sul 56-70. Avellino non molla e tocca il -8 con un parziale di 8-2 in avvio del periodo decisivo, mentre Peric prova ad abbattere i lupi avellinesi con la bomba del +11 a sei minuti dalla sirena finale. Filloy commette un’ingenuità con l’antisportivo su Logan a metà quarto, che permette agli irpini di andare sul 68-75.
La partita non è finita, perchè Leunen fa esplodere il PalaDelMauro, con la bomba del -5, mettendo una pressione notevole agli orogranata. A novanta secondi dalla fine, Venezia prova a fare la differenza con una difesa eccellente, siglando il +10 grazie a Peric e Filloy, che concretizza dalla lunetta una palla rubata fondamentale di Ejim. Logan non è dello stesso parere, perchè Avellino dimezza lo scarto a cinquantacinque secondi dalla fine, con la tripla del -5, accendendo ulteriormente una sfida già infiammata di suo. Quello che succede nell’ultimo minuto è ai limiti della realtà: Logan è incontenibile e in un amen porta i suoi sul -1, ma Venezia si salva, riuscendo a far girare la palla e chiude la sfida sull’83-84, volando con merito in finale.