L' Umana Reyer Venezia e la Sidigas Avellino sono arrivate alla resa dei conti. Dopo il successo della squadra di De Raffaele in gara-4 la serie é tornata in equilibrio ed ora tutto può succedere in vista di gara-5. L'Umana grazie al canestro di Filloy ha riconquistato il fattore campo, ed ora é obbligata a difenderlo per non vedersi poi costretta a giocare tutto in quel di Avellino. Dall'altra parte la Sidigas ha perso la grande opportunità di giocarsi il match-point nella sfida che andrà in scena alle 20:45 al "Taliercio". La squadra di Sacripanti, come al suo solito ha dato tutto fino alla fine, rimanendo attaccata alla partita con la possibilità nel finale di vincerla, ma gli ultimi secondi del match hanno completamente ribaltato l'umore in casa irpina.
La Scandone dopo i 96 punti realizzati in gara-3, é stata limitata a soli 73 nella sfida andata in scena Giovedì sera. Nonostante ciò il roster irpino ha mantenuto buone percentuali nel tiro dal campo (57.6%), ma ha pagato qualche errore di troppo nel gioco dal perimetro (solo 25%). Ovviamente il top-scorer come al solito é stato Joe Ragland, autore di 17 punti, coadiuvato da Logan (14 punti), Leunen (14) e Fesenko (12). Questi numeri però non sono sufficienti a spiegare la sconfitta patita in gara-4, in quanto ancora una volta ci sono da registrare le prestazioni non all'altezza di Thomas e Randolph, ben imbrigliati dalla difesa avversaria.
Venezia ha vinto la partita affidandosi innanzitutto alla propria energia e quindi intensità in fase difensiva, ma é in attacco che ha letteralmente sorpreso Avellino. Infatti De Raffaele ha pescato dal cilindro un Bramos in grandissimo spolvero. Il giocatore della Reyer ha racimolato ben 15 punti, che accompagnati ai 10 di Peric e McGee hanno permesso alla squadra veneta di aggiudicarsi l'incontro. Sottotono invece le prestazioni di Haynes ed Ejim, i quali hanno contribuito alla causa con soli 13 punti realizzati. L'uomo del momento in casa veneta é Ariel Filloy, che con i suoi 9 punti ha permesso a Venezia di riconquistare il fattore campo.
Su questo piano De Raffaele ha battuto Sacripanti, ovvero la capacità di sapersi adattare alle dinamiche di una partita. Dato che i propri giocatori principali non riuscivano ad entrare in ritmo, il coach veneto ha pensato bene di affidarsi alla panchina, traendo frutti dalle prestazioni di Bramos e Filloy, senza ovviamente dimenticare McGee. In vista di gara-5 l'Umana dovrà essere brava a migliorare le percentuali registrate nella sfida giocata Giovedí sera al "PalaDelMauro". Infatti il 50% dal campo ed il 35.5% nel tiro da tre punti potrebbero non bastare alla squadra veneta per portarsi in vantaggio nella serie. La statistica relativa al gioco da oltre l'arco é ciò che ha fatto la differenza, anche se la circolazione di palla all'interno del pitturato non é stata insufficiente.
Dall'altra parte Sacripanti dovrà lavorare innanzitutto sull'aspetto mentale dei suoi. La sconfitta a fil di sirena non é facile da accettare ed é da questo che bisogna ripartire in vista di gara-5. Uno sconforto che va trasformato in rabbia agonistica per poter limitare i tiri da oltre l'arco avversari e nello stesso tempo costruire un divario con giocate in transizione. Se Avellino riuscirà ad interrompere le trame di gioco avversarie, trasformando le palle recuperate in facili canestri allora le possibilità di vincere questa sfida aumenteranno.
Nello stesso tempo c'é da tenere in considerazione che le due squadre sono consapevoli dei propri punti di forza e dei propri punti deboli, quindi é difficile vincere la partita sotto l'aspetto tattico. Ciò che farà la differenza sarà la condizione mentale e fisica delle due squadre lungo la sfida. La possibilità che si possa andare ai supplementari é elevata, per questo entrambi gli allenatori dovranno cogliere i momenti giusti per fare le dovute rotazioni, con la speranza di trovare i punti decisivi dalla panchina.
Ci aspetta dunque una sfida tesa, magari meno spettacolare delle precedenti quattro, ma sicuramente piú decisiva, in quanto chi ne uscirà con una vittoria avrà poi la possibilità di chiudere la serie.