E' per certi versi un'attesa snervante, quella che i protagonisti delle NBA Finals 2017 stanno vivendo in questi giorni. Dopo aver velocemente liquidato i rispettivi avversari nelle ultime serie di Conference (Boston Celtics e San Antonio Spurs), Cleveland Cavaliers e Golden State Warriors si preparano per la palla a due di gara-1 alla Oracle Arena, terzo capitolo della saga della loro rivalità, in programma nella notte italiana tra giovedì e venerdì. 

LeBron James in azione contro i Celtics. Fonte: (Getty Images)

L'attesa consente ai giocatori delle due squadre di avvicinarsi al meglio - dal punto di vista fisico e tattico - a delle Finals che lasceranno con il fiato sospeso tutti gli appassionati di pallacanestro, in febbrile attesa di una sfida che si preannuncia stellare. E di sfida parla anche LeBron James, leader indiscusso di Cleveland, affatto spaventato dalla prospettiva di giocare contro una squadra dei record - i Golden State Warriors - composta da grandi campioni: "E' una sfida contro una delle migliori squadre mai affrontate - dice il Prescelto in conferenza stampa, parole riportate da Dave McMenamin di Espn - ma ho già giocato in finale contro quattro Hall of Famers, come Manu Ginobili, Kawhi Leonard, Tony Parker e Tim Duncan. Se aggiungiamo Gregg Popovich, in realtà gli Hall of Famers degli Spurs erano cinque. Sarà molto stimolante, una vera e propria sfida per me e per la nostra franchigia. Anche se ribadisco di aver già giocato contro team di questo livello: pensate ai Boston Celtics di Ray Allen, Kevin Garnett, Paul Pierce, Rajon Rondo e Doc Rivers". E' un LeBron che non sembra curarsi dei pronostici, che danno i suoi Cavs sfavoriti contro i californiani: "A Las Vegas gioco solo il blackjack, quindi non mi interessa", scherza il Re, che si fa serio quando parla delle possibilità di repeat: "Sento che abbiamo ottime chances". Un'eventuale sconfitta cambierebbe poco in ordine alla cosiddetta legacy di LeBron, ormai leggenda vivente NBA, con record di punti nei playoffs e sette finali consecutive conquistate: "Se volete aggiungere un ulteriore carico di pressione su questa sfida, fate pure, ma io non starò al vostro gioco. Penso solo alla gioia che mi procura poter competere ancora una volta per il titolo". 

LeBron James. Fonte: (Getty Images)

"Per la mia legacy è fantastico ciò che sono riuscito a fare per il gioco - prosegue LeBron - e sapere che un giorno la gente dirà: "Ehi, questo ragazzo è stato in grado di disputare tre, quattro, cinque, sei, o quante sono, finali consecutive". E' bello che se ne parli e che si capisca quali obiettivi sono riuscito a raggiungere anche dal punto di vista individuale. Sono stato fortunato ad essere tanto longevo, a giocare ad alti livelli per così tanto tempo, a farlo facendo parte di due grandi franchigie, che sono riuscito a portare in finale quattro volte a testa (2007, 2015, 2016, 2017 Cleveland, 2011, 2012, 2013, 2014, Miami, ndr). Nessuno è mai stato in grado di fare qualcosa del genere, sono davvero felice ed orgoglioso di quanto fatto in carriera, così come sono orgoglioso di partecipare all'evento più importante dell'NBA, vale a dire le Finals". Sulla sua strada ancora i Golden State Warriors, squadra per cui LeBron non può che nutrire grande rispetto: "Entrambi i team sono migliori rispetto allo scorso anno. Non sappiamo cosa questo possa significare, ma abbiamo entrambe aggiunto dei pezzi importanti che hanno reso ancora più spaventose le nostre potenzialità, sia dal punto di vista offensivo che da quello difensivo. Stiamo giocando ad altissimi livelli, due squadre che ora lottano per il titolo e che hanno fatto ciò che dovevano per arrivare in Finale. Non so come finirà, ma di certo la gente avrà di che scrivere e di che parlare durante la serie: sono onorato, felice e davvero entusiasta di partecipare ancora una volta a un evento del genere".