Cleveland Cavaliers – Boston Celtcis 135 - 102(43-27; 75-57; 109-74)

Dopo i Golden State Warriors, è arrivata anche l’altra squadra che da giorno 1 giugno giocherà le NBA Finals: i Cleveland Cavaliers hanno battuto in gara 5 i Boston Celtics e si sono guadagnati la terza finale consecutiva contro i californiani. La partita del TD Garden è stata totalmente a senso unico, con i campioni in carica bravissimi a comandare dall’inizio fino alla fine, senza mai lasciare alcuna possibilità ai C’s di entrare in partita.

Il primo canestro del match è una tripla di Kevin Love, a cui risponde subito Marcus Smart. Altri due canestri in fila di Love, 8 – 3 che porta la sua firma. Due brutte palle perse dei Celtics consentono a LeBron di segnare i primi punti e piazzare un parziale di 9 – 0 che porta sul 12 – 3 il punteggio con 8 minuti sul cronometro. I Celtics fanno fatica a segnare, Jerebeko trova sì una tripla ma i Cavs riescono ad arrivare e tenere agevolmente la doppia cifra di vantaggio fin da metà quarto. Al contrario di quanto vista in gara 4, James parte decisamente meglio, segnando al ferro subendo fallo per la seconda volta e porta il tabellone sul 25 – 12 con 5 minuti scarsi da giocare. Per Boston, che continua a faticare in attacco, arriva anche il secondo fallo di Al Horford, che Stevens tiene comunque in campo. I Cavaliers in attacco hanno però praticamente la stessa efficienza di gara 3 e vanno a segno dalla lunga distanza due volte in fila con Kyle Korver. Nell’azione successiva la seconda tripla, Bradley si fa stoppare e Irving parte in un contropiede che gli porta un gioco da tre punti. Con 2 e 27 alla fine del primo quarto, i Cavs sono avanti 37 – 16 e con le Finals già praticamente in pungo. Sotto di 21, Boston non si dà per vinta e piazza un mini parziale di 6-0 firmato da Rozier e Smart, che obbliga Tyronn Lue ad un time out preventivo. Al rientro in campo, i Cavaliers fanno di nuovo la voce grossa con due triple pazzesche di LeBron ed Irving che, al suono della sirena, permettono ai campioni in carica di essere avanti 43 – 27.

Nel secondo quarto, i Celtics cominciano molto bene con un bel gioco da tre punti di Crowder che li porta sul -13. Il TD Garden prova ad essere l’arma in più per la rimonta dei propri beniamini ma, dal canestro dell’ex Mavs in poi, i biancoverdi non riescono più a segnare. Dall’altro lato, LeBron carica di falli tutto il secondo quintetto di Stevens mentre Irving piazza due triple tipiche dellla casa. Con 8 e 22 da giocare, Stevens chiama time out per interrompere la partita con il tabellone che recita 52 – 33. Al rientro in campo però, le non cambiano più di tanto. LeBron continua a dominare il pitturato di Boston e, soprattutto, Deron Williams prende letteralmente fuoco, iniziando a segnare a ripetizione. L’ex playmaker degli Utah Jazz non ha alcuna difficoltà a trovare il fondo della retina da oltre l’arco, in penetrazione o dalla lunetta tanto da realizzare ben 14 punti nel solo secondo parziale. Dall’altro lato, i C’s continuano a tirare male dal campo – 44% dal campo e 33% da tre – e riescono a non sprofondare oltre il +20 soltanto grazie alle solite disattenzioni difensive di Cleveland, sempre molto ben sfruttate da Bradley e dal solito ispiratissimo Crowder. All’intervallo lungo il punteggio recita 75 – 57 per i campioni in carica, che fanno registrare il record per maggior punti segnati nel primo tempo in una partita di playoff.

Al rientro dagli spogliatoi, Cleveland non ha alcuna intenzione di commettere gli stessi errori di gara 3, e continua a bombardare il canestro del Garden. Ed è soprattutto Irving ad infiammarsi, segnando 11 punti nel giro 3 minuti. I Celtics cercano in qualche modo di rimanere aggrappati alla partita con il solito Bradley, ma il numero 0 di Stevens non basta ai padroni di casa. Con 6 minuti e 38 da giocare, il punteggio si assesta su un 90 – 65 che lascia davvero poco margine ai padroni di casa. La partita prende così una piega decisamente poco interessante, visto anche che i Cavs raggiungono il +30 con la tripla di JR Smith. L’unico vero momento di interesse è quando James segna i punti numero 27, 28 e 29, superando quindi Michael Jordan come miglior marcatore di sempre nei playoff e, con le due triple successive, tra cui una praticamente da centrocampo, supera Manu Ginobili per numero di triple realizzate nei playoff. Al termine del terzo periodo il tabellone recita 109 – 74, per una partita che non ha ormai più nulla da raccontare.

Gli ultimi dodici minuti si trasformano così in un enorme garbage time: sia Lue che Stevens svuotano le panchine facendo riposare i propri titolari. Senza scendere in alcun particolare per un quarto che nessuna delle due squadre avrebbe voluto giocare, al suono della sirena i Cleveland Cavaliers si laureano campioni della Eastern Conference vincendo 135 – 102, e accedono alle NBA Finals 2017, dove incontreranno per la terza volta di fila i Golden State Warriors.