Salutato John Hammond dopo nove anni, al momento la casella del general manager, ai Bucks, è vuota. La franchigia del Wisconsin è al lavoro, per tentare di metter sotto contratto una nuova figura che possa così completare il frontoffice e dunque iniziare a gettare le basi per il prossimo anno. Tra i vari nomi accostati a Milwaukee, è emerso anche quello di David Griffin, attuale GM dei Cleveland Cavaliers. Il suo contratto scadrà questa estate. Un nome senza ombra di dubbio appetito, ma la sua ipotetica candidatura è stata subito smontata da Joe Vardon, penna del portale Cleveland.com, molto vicino alle sorti della franchigia campione in carica. Ha dichiarato quanto segue: "Sappiamo dell'interesse dei Bucks per Griffin, ma posso dirvi che l'intenzione dei Cavaliers è quella di trattenerlo, in quanto la franchigia crede tanto in lui, ed è intenzionata nel proseguire la collaborazione".

Milwaukee, dunque, dovrà affrontare ancora intense e snervanti giornate di negoziati e trattative prima di giungere all'agognata fumata bianca. Di certo, il futuro GM avrebbe a disposizione già un buon materiale di base su cui lavorare. Il noto giornalista di Espn.com, Marc Stein, ha incensato Milwaukee, in quanto l'attuale roster dei 'cervi', secondo lui, e non solo, può contare su di un'ottima qualità, intrinseca nelle presenze di Giannis Antetokounmpo (candidato al MIP, come giocatore più migliorato rispetto allo scorso anno), Jabari Parker, Kris Middleton, Thon Maker e Malcolm Brogdon (candidato al premio di rookie of the year). Un progetto parecchio interessante, basti pensare che la squadra, quest'anno, ha concluso la regular season al sesto posto ad Est, ed è uscita a testa altissima, sconfitta 4-2, nel primo turno playoff, ad opera dei Toronto Raptors.

Oltre al fattore prettamente tecnico, il frontoffice dei Bucks, capeggiato dal dirigente di vecchia data Rod Thorn, può condurre la ricerca potendo tra l'altro giocarsi un ulteriore jolly. La squadra, infatti, dalla stagione 2018/2019 si trasferirà in un'altra arena, ben più sfavillante e funzionale dell'attuale Bradley Center. La Wisconsin Entertainment and Sports Center potrebbe calamitare qualche colpo da novanta sia per ciò che riguarda i ruoli dirigenziali, che nell'aspetto puramente tecnico. Ciò, sempre a beneficio del famoso percorso che condurrà Milwaukee a recitare il ruolo di contender da qui ai prossimi 2/3 anni.