Dopo il 4-0 subito in Finale di Conference contro i Golden State Warriors, anche per i San Antonio Spurs è giunto il momento di bilanci e conclusioni, con le cosiddette exit interviews, conferenze stampa di fine stagione. Un'annata chiusa in maniera amara dai neroargento, privi di Tony Parker e Kawhi Leonard, impossibilitati dunque al competere al massimo delle loro possibilità contro la miglior squadra del fronte occidentale (e con ogni probabilità, dell'intera lega). 

Gregg Popovich e Danny Green. Fonte: Rocky Widner/Getty Images

Gli Spurs concludono la stagione, la prima senza Tim Duncan, con un record di 61-21 in regular season, e con una Finale di Conference disputata: "Sono molto felice per quanto raggiunto da questo gruppo - le parole di coach Gregg Popovich, riportate da Michael C. Wright di Espn - alla fine della stagione c'è solo una squadra felice tra le trenta che iniziano la regular season, tutte le altre sono tristi quando vengono eliminate. Ma bisogna guardare le cose nella giusta prospettiva: questo è stato il primo anno senza la leadership di Tim Duncan, con tantissimi nuovi giocatori. Tutti ragazzi che insieme hanno vinto 61 partite di stagione regolare, e sono migliorati sempre di più durante i playoffs. Abbiamo avuto un'ottima partenza in gara-1 sul campo di Golden State, poi c'è stata un po' di sfortuna, qualcosa che capita a tutti noi in un certo momento delle nostre vite, e non siamo riusciti a rimanere in corsa. Ma penso che a questi ragazzi vada dato merito di quanto realizzato". La situazione salariale del roster degli Spurs è però estremamente delicata: Manu Ginobili e Patty Mills sono unrestricted free agences, Dewayne Dedmon, Pau Gasol e David Lee hanno la possibilità di uscire dal contratto, mentre Jonathon Simmons è restricted free agent. Ecco perchè per gli Spurs si parla già di giocatori in entrata (nomi caldi quelli di Chris Paul, George Hill e Kyle Lowry). Popovich non si sbilancia al riguardo: "Non abbiamo avuto ancora tempo per entrare in discussioni del genere, anche perchè è tutto abbastanza complicato. La composizione del nuovo roster dipenderà da diversi fattori. Apprezziamo tutti i ragazzi che diventeranno free agents. A breve, io e il general manager R.C. Buford ci siederemo insieme per delineare programmi e priorità. Non sarà differente dagli altri anni: è ciò che avviene alla fine di ogni stagione per ogni squadra".

Gregg Popovich e Davis Bertans. Fonte: Darren Abate/Associated Press

Popovich risponde anche alle inevitabili domande su rendimento e futuro di LaMarcus Aldridge: "Sta facendo tutto ciò che gli abbiamo chiesto. Gli avversari hanno cominciato a raddoppiarlo sempre, come stava accadendo con Kawhi, costretto spesso a liberarsi della palla. D'altronde, anche noi avremmo potuto raddoppiare Steph Curry e Kevin Durant, o Klay Thompson: non avrebbero segnato così tanto, ma ci avrebbero ucciso gli altri. Quindi bisogna sempre considerare il quadro generale: non abbiamo avuto a disposizione Kawhi e Tony, i due nostri migliori trattatori di palla e creatori di gioco. E se uno degli altri realizzatori, come LaMarcus viene lasciato solo e poi raddoppiato, con i playoffs che diventano sempre più fisici, è necessario trovare qualcun altro in grado di segnare. Noi abbiamo avuto difficoltà a trovare quel qualcuno". Pop non si sbilancia sul futuro di Manu Ginobili: "Non ci ho pensato, perchè lui stesso non ha ancora preso una decisione. Magari tornerà per un'altra stagione. Ora si prenderà del tempo per riflettere, insieme alla sua famiglia, poi ne parleremo insieme, esattamente come accaduto per Timmy. Neanche Timmy decise subito cosa fare. E' sempre meglio prendersi una pausa, per pensare bene a cosa si vuole fare veramente. Sono davvero felice di quanto abbiamo fatto per Manu ieri sera. Penso ne sia rimasto colpito, lo meritava, e ha funzionato tutto a meraviglia".

Patty Mils e Manu Ginobili. Fonte: Ronald Cortes/Getty Images

Lo stesso Ginobili parla ai giornalisti presenti alla facility degli Spurs: "In passato ci era capitato di vedere avversari colpiti da infortuni, ma a noi non era mai successo. E' stato un duro colpo, abbiamo perso due giocatori chiave: per certi versi sembra ingiusto, perchè sei stato al top per la maggior parte della stagione e hai lottato per raggiungere una certa posizione". Oltre a Ginobili, un altro giocatore che con ogni probabilità non potrà rimanere a San Antonio è Jonathon Simmons (unrestricted free agent), per cui Popovich ha parole al miele: "E' uno di quei ragazzi per i quali siamo davvero contenti. Pochi di noi pagherebbero di tasca propria (150 dollari) per credere in un miracolo. Ha fatto grandi progressi, il suo rendimento è stato una soddisfazione per il nostro staff, perchè ora avrà una carriera NBA. Ha lavorato bene sui due lati del campo, mettendo in mostra tutta la sua professionalità e confermando che può essere un giocatore davvero solido".