SAN ANTONIO SPURS - GOLDEN STATE WARRIORS 108-120

Se la fortuna è cieca, la sfortuna vede neroargento. Privi di Tony Parker e Kawhi Leonard, gli Spurs a gara in corso perdono anche David Lee e Danny Green. San Antonio decimata, falcidiata dagli infortuni, e contro questa Golden State, in versione schiacciasassi, non può davvero nulla. Gli Warriors, senza faticare più di tanto, si aggiudicano gara 3 con il punteggio finale di 120 a 108, ed ormai sono ad un passo dalla terza finale NBA consecutiva. Questa dell'AT&T Center è l'undicesima vittoria consecutiva in post season, percorso netto, immacolato fino ad ora per la franchigia della Bay Arena. Il protagonista è Kevin Durant, autore di 33 punti, di cui 19 nel decisivo terzo quarto, il migliore, in termini realizzativi, della sua carriera. Per l'ex Thunder, canestri decisivi, fondamentali, che danno vita allo strappo decisivo, all'allungo che spezza le gambe agli avversari. Oltre KD, Golden State manda anche gli altri quattro protagonisti dello starting five in doppia cifra cifra. Steph Curry chiude a quota 21, 17 per Thompson, 16 per McGee - partito in quintetto per fronteggiare l'assenza di Zaza Pachulia - e 10 punti per l'all around Draymond Green. SA, scivolata oltre la doppia cifra di svantaggio nel corso della terza frazione, non è riuscita a risalire la corrente, seppur Manu Ginobili realizzi una signora partita, riportando indietro le lancette del tempo. I suoi 21 punti, in 18' minuti d'impiego, gli valgono sono per aggiornare i libri degli archivi del Gioco, ed i suoi personali, ma nulla più. Chiaroscura la performance di LaMarcus Aldridge: i suoi 18 punti sono macchiati dal 7 su 17 al tiro, e dal -27 di plus/minus.

San Antonio inizia la gara difendendo forte, lasciando poco spazio ai cecchini avversari. I tiratori avversari, spesso raddoppiati, si appoggiano su McGee, che nel primo quarto realizza ben 11 punti. Le mille risorse offensive degli Warriors consentono agli ospiti di scappare sul 21-14, e Popovich si gioca immediatamente la carta Ginobili. L'argentino arresta l'emorragia di canestri neroargento con una tripla, e seppur gli Spurs fatichino in attacco, restano ben saldi in partita. Poi, sul finire del primo quarto, Mills va a bersaglio dalla lunga distanza, Gasol dal pitturato, ed i liberi di Ginobili permettono a San Antonio di approcciare con la prima pausa avanti 33-29. Alza bandiera bianca Lee, infortunatosi al ginocchio sinistro. Problema che appare subito serio, non metterà più piede in campo per tutto l'arco della contesa. SA si scioglie in attacco, ed inizia a trovare con buona continuità la via del canestro. Segnano Gasol, Green e Murray, padroni di casa avanti 41-37 e Curry in campo con tre falli. Notizia positiva: c'è una partita. Buoni ritmi, discreta pallacanestro. Thompson graffia dalla lunga distanza, Bertans e McGee firmano i punti che rendono realtà la parità a quota 47. Poi si accende Durant, firma cinque punti consecutivi, che permettono alla sua squadra di allungare sul 56-49. Il time out chiamato da Pop non arresta la marea Warriors, che trovano importanti canestri sul finire del primo tempo. Green e West consegnano il +9 a Golden State alla pausa lunga: 64-55.

Effervescente, il terzo periodo. San Antonio si appoggia su Aldridge, il quale realizza 7 punti nei primi due minuti, poi Simmons forza qualche persa di troppo dei 'Guerrieri' e spinge i suoi fino al -2, con coach Brown costretto ad interrompere il gioco per parlarci su. Ora, sono gli attacchi i grandi protagonisti. Curry e Durant rispondono al buon momento degli speroni, bersagliando il nylon avversario, e riportando Golden State avanti 80-73. Singhiozza San Antonio, inizia a faticare nel trovare degne risposte al velenoso attacco ospite, e sprofonda fino al -14. Durant mattatore con 19 punti nel solo terzo quarto, Fort Alamo sotto di 12 (100-88) all'ultimo riposo. Ardua è la rimonta che attende Aldridge e compagni nell'ultimo quarto. Proprio l'ex Blazer, e Gasol, trovano dal post i punti del -8, ma è solo un modesto rigurgito degli speroni, in quanto Thompson e West puniscono la distratta difesa avversaria e riconsegnano ai suoi un cuscino di 13 punti. Forbice che si allarga, ed i cinque punti filati di Clark estendono il gap fino al +18, con gli Spurs che sono messi faccia a faccia con la sconfitta. Ultimi minuti di amministrazione, Golden State gestisce il vantaggio senza patemi, ed alla sirena di fine gara esulta. Per Golden State le Finals sono ormai ad un tiro di schioppo, all'orizzonte si intravede la sagoma di King James.

SAN ANTONIO SPURS: Punti: Ginobili 21, Aldridge 18, Simmons 14; Rimbalzi: Gasol 10; Assist: Mills 6;

GOLDEN STATE WARRIORS: Punti: Durant 33, Curry 21, Thompson 18; Rimbalzi: Durant 10; Assist: Green 7;