Dopo quattro giorni di pausa, i San Antonio Spurs e i Golden State Warriors sono pronte ad affrontarsi nuovamente in gara-3 delle Finali della Western Conference edizione 2017. Una sfida che è già un dentro o fuori per i neroargento di Gregg Popovich, sotto 2-0 nella serie e costretti a difendere il parquet dell'AT&T Center dalla furia dei californiani di Steve Kerr (coach di Golden State, ancora non in panchina ma in viaggio con la squadra). Una serie iniziata alla grande per i texani, magnifici per oltre due quarti in gara-1 alla Oracle Arena, poi cambiata di colpo al momento del (nuovo) infortunio alla caviglia di Kawhi Leonard, leader tecnico di una squadra apparsa invece completamente priva di energia nel secondo episodio dell'eliminatoria.

Kawhi Leonard a terra in gara-1 contro Golden State. Fonte: TheIndianExpress

Ecco perchè gli occhi dell'intero mondo NBA sono puntati sulle condizioni del numero due in maglia neroargento, sul prodotto da San Diego State, ultima speranza degli appassionati di avere una parvenza di serie (a Est serie mai iniziate contro gli intrattabili Cavs di LeBron James). Il diretto interessato è ancora in dubbio per la palla a due di stanotte all'AT&T Center. Allenatosi ieri in maniera leggera, Leonard ha solo corso lungo il perimetro del campo e tirato senza forzare: "Ho voluto semplicemente capire se sono in grado almeno di correre - le parole di Kawhi riportate dal San Antonio Express - e di essere me stesso. Ho provato solo tiri in equilibrio, sto migliorando ma non sono ancora pronto. Il mio obiettivo è riuscire a caricare il peso del corpo su entrambe le gambe, ma la mia mente è concentrata solo sul titolo NBA. Siamo a otto partite dal nostro target principale, non voglio pensare ad altro. Tutta questa situazione è estremamente frustrante, si lavora tutto l'anno per essere al top in questa fase della stagione, e invece...".

Kawhi Leonard e Jonathon Simmons. Fonte: Noah Graham/NBAE via Getty Images

Mentre in casa Warriors nessuno dubita che Leonard sarà della partita, Manu Ginobili distribuisce pillole di saggezza: "Ovviamente speriamo che sia pronto e che possa darci una mano - dice l'argentino da Bahia Blanca - ma se non dovesse farcela dovremo approcciare la partita come fosse una gara-7. Sappiamo che se dovessimo trovarci sotto 3-0 sarebbe molto difficile rimontare. Ecco perchè gara-3 è fondamentale e deve essere nostra: nella partita precedente siamo andati in difficoltà sotto tutti i punti di vista. Non potrà accadere ancora". Con un Leonard in precarie condizione fisiche (in quintetto o meno), saranno gli altri membri del roster degli Spurs ad essere chiamati a una prestazione importante. I vari Jonathon Simmons, Patty Mills, LaMarcus Aldridge, tutti giocatori decisivi in gara-6 a Houston, da cui Popovich si attende una reazione d'orgoglio. E' in particolare Aldridge l'uomo nel mirino della critica: LMA è da tempo considerati tra le possibili pedine di scambio sul taccuino del general manager R.C. Buford, e un'eliminazione degli Spurs aumenterebbe le voci su una sua trade. Da Aldridge Popovich si attende fisicità e soprattutto comprensione dei momenti della partita. Tanti post-basso per l'ex Portland, che dovranno però essere letti a seconda di ciò che proporrà la difesa dei Warriors. "Cercherò di prendermi i miei tiri o di trovare l'uomo libero - dice LaMarcus - in gara-2 sono stato troppo passivo, ma la prossima sarà una partita diversa. Non dipende solo da me, ma da tutta la squadra, io farò del mio meglio, ma è anche dalla nostra difesa che dipende l'esito della sfida"

LaMarcus Aldridge contro Draymond Green. Fonte: Noah Graham/NBAE via Getty Images

Da Aldridge, ma anche da Pau Gasol, dipenderanno le sorti degli Spurs in questa decisiva gara-3. Il principe catalano è sembrato spesso un corpo estraneo al mondo neroargento, e ora è atteso a una prova che giustifichi il suo talento. In difficoltà sui cambi e nell'inseguire gli avversari per il campo, Gasol si è ritagliato il ruolo di uomo che agisce nell'ultimo metro di campo. La sua esperienza potrebbe risultare fondamentale per gli Spurs: "C'è poco da dire, siamo in una posizione difficile - ammette il catalano - ma allo stesso tempo siamo un animale ferito. Dovremo essere noi gli aggressori, dall'inizio alla fine della partita. Non possiamo consentire ai Warriors di giocare sciolti: sono in grado di piazzare tre triple consecutive e di metterci nei guai. Vincerà la squadra che ci metterà più fisicità e che avrà più fame. Sappiamo che con una sconfitta saremmo praticamente fuori".