BOSTON CELTICS - CLEVELAND CAVALIERS 86-130

Dominio incontrastato, autorità assoluta. Cleveland distrugge i Celtics 130-86, ipotecando la serie, e le Finals NBA. James ancora una volta straripante: chiude la serata con 30 punti, conditi da 4 rimbalzi, 7 assist, 4 recuperi e 3 stoppate. Per lui 12 su 18 al tiro, con un mirabolante + 46 di plus/minus, il più alto mai registrato in carriera. I Cavs, però, non sono solo LeBron. Kyrie Irving ne aggiunge 23, Kevin Love chiude in doppia doppia (21+12) e una panchina da 40 punti rendono il successo degli ospiti una pura formalità. Boston entra nella storia, dalla porta sbagliata. Il 37 per cento dal campo, ed il 29% da oltre l'arco dei tre punti, testimoniano le innumerevoli difficoltà che vivono i padroni di casa nel fronteggiare la disumana, crudele forza degli avversari. Il -44 subìto è la più netta, ampia sconfitta mai registrata da una testa di serie numero uno ai playoffs. Il solo rookie Jaylen Brown, con i suoi 19 punti, salva la faccia, la dignità, sua personale, più che di squadra. Una gara a senso unico, senza storia fin dall'inizio. Finita già nel cuore del primo tempo.

Rispetto a gara 1, qualcosa cambia. Il dominio di Cleveland è ancora più netto, pronunciato. Boston prova nei primissimi minuti ad annullare le fonti di gioco dei Cavs. Esperimenti, però, mal riusciti. Subito LeBron James, in modalità 'faccio ciò che voglio', attenta la retina del canestro avversario. I suoi fidi, Irving e Love, ne accompagnano il suo furioso impeto. 21-10 per i viaggianti, time out Boston. Coach Stevens vuol parlarci sù, purtroppo per lui non dispone di bacchette magiche, ed i suoi terminano il primo quarto sotto di 14 punti (32-18) tirando con un misero 28% dal campo. La forbice si allarga, inesorabilmente, in quanto i Cavs negano agli avversari qualunque cosa in attacco, grazie ad una difesa asfissiante, molto fisica. I Celtics, sono ancora più imbarazzanti nell'altra parte del campo. Thomas è ingabbiato, e nessun altro giocatore in maglia verde è in grado di prendersi le giuste responsabilità offensive. A metà secondo quarto, il vantaggio dei Cavaliers sfiora addirittura il trentello (53-22). C'è una sola squadra in campo. Boston, maltrattata, alza ben presto bandiera bianca e consente a James e soci di aprire le dighe, ed esondare. Il tabellone, al termine del primo tempo, è eloquente: 72-31, gara già in archivio, il pubblico sfolla.

Il + 41 non accontenta Cleveland, che alla ripresa delle ostilità ritorna a sciorinare sublime pallacanestro, su ciò che resta di Boston. Il Prescelto apre la frazione con una tripla, Irving e Love confezionano canestri su canestri, poi Smith ricama. Diventa realtà il +50. Strapotere Cleveland. Piove sul bagnato per i padroni di casa, costretti a registrare il forfait del folletto Thomas per un problema al fianco (soli 2 punti per lui, con 0/6 dal campo). Solo quando sull'orologio di gara mancano 12' minuti, il ritmo si spegne, e gli uomini allenati da Tyronn Lue iniziano a camminare per il parquet, continuando, però, a segnare, con percentuali formidabili. Prolungato ed illibato garbage time al Garden. Boston, costretta ad affrontare il lungo 'calvario' che la conduce alla sirena finale, si vede sparare in faccia i punti che valgono il trentello del Re, prima che Lue, ad 1.47 dal termine della contesa, decida di schierare le seconde, e terze linee. 2-0 Cavaliers, tutto semplice per i campioni in carica, una formalità vìolare per la seconda volta in pochi giorni, il TD Garden. Ora la serie si sposta in Ohio, Cleveland ha due match point per poter chiudere la serie con un altro sweep. Per Boston, è durissima.

BOSTON CELTICS: Punti: Brown 19, Bradley 13, Horford 11; Rimbalzi: Smart 5, Horford 5; Assist: Smart 7;

CLEVELAND CAVALIERS: Punti: James 30, Irving 23, Love 21; Rimbalzi: Love 12; Assist: James 7;