L'ennesima prestazione d'autore di LeBron James (38 punti, 14/24 al tiro, 9 rimbalzi e 7 assist) consente ai Cleveland Cavaliers di Tyronn Lue di aggiudicarsi gara-1 di Finale della Eastern Conference al TD Garden contro i Boston Celtics di Brad Stevens. I campioni in carica dominano sin dalla palla a due, giungendo ad accumulare un vantaggio massimo di ventotto lunghezze, per poi calare solo nel secondo tempo. Gran prova balistica di Kevin Love (32 punti, 6/9 da tre) e di intensità di Tristan Thompson (20 punti e nove rimbalzi), mentre non riesce mai ad accendersi Isaiah Thomas per i biancoverdi (17 punti, con 7/19 al tiro complessivo). Enormi difficoltà difensive per i padroni di casa, che difendono come possono sul tiro da tre punti avversario ma concedono di tutto al ferro a LeBron James, trascinatore di una Cleveland che vede già le Finals. 

Nessuna novità nei quintetti base delle due squadre al TD Garden. Brad Stevens resiste però pochissimo alla tentazione Kelly Olynyk: dopo pochi minuti fuori Amir Johnson e dentro il canadese, quando però i Cavs hanno già allungato. Sono LeBron James e Tristan Thompson (fondamentale a rimbalzo offensivo) a silenziare un Garden rumoroso, con un parziale terrificante che manda al tappeto i biancoverdi. James attacca senza sosta, si fa beffe dei suoi marcatori, da Crowder al subentrato Smart, Kevin Love non sbaglia un colpo in apertura di gara, ed ecco servito il primo gap che segna la partita. Dall'altra parte del campo Thomas subisce la fisicità della difesa di Cleveland - su cui qualcuno nutre ancora dubbi - Bradley e Crowder sbagliano un paio di tiri da tre importanti, e la prestazione dei biancoverdi diventa un'impossibile gara a inseguimento. Già, perchè LeBron James, a cui Lue concede pochissimo riposo, attacca il ferro con risultati clamorosi, chiudendo con la mano sinistra e guadagnandosi diversi giri in lunetta. Chiarissime le difficoltà di Boston nel difendere il canestro: una volta battuta la prima linea di difesa, Horford, disastroso anche in attacco, è esposto alla furia avversaria, per il 19-30 della prima pausa. Ma per i biancoverdi è solo l'inizio di un primo tempo da incubo, perchè Kevin Love continua a muovere la retina, e anche gente come Shumpert e Deron Williams dà il suo contributo. Il gioco dei Celtics perde il suo punto di riferimento, quell'Horford completamente fuori partita sui due lati del campo, e non può fare affidamento su Thomas, i cui limiti fisici emergono in maniera impietosa. Mentre Cleveland vola in scioltezza sul +20, gli unici a salvarsi per i padroni di casa sono Jaylen Brown e Marcus Smart, autori di un paio di giocate di energia che risvegliano il Garden. Il rookie difende in maniera competente su James, Smart non molla niente, finendo però per essere fin troppo aggressivo. Chi invece non si scompone è LeBron, che trascina i suoi a un eloquente 39-61 all'intervallo lungo (ultimo guizzo della frazione firmato Isaiah Thomas, tripla nel deserto a pochi decimi dalla sirena).

I Celtics provano a scuotersi alla ripresa delle operazioni, quando Jae Crowder entra in ritmo dalla lunga distanza, ed Avery Bradley approfitta di un paio di situazioni in taglio per replicare alcuni canestri estemporanei del primo tempo. Ma, ad ogni cenno di vita dei biancoverdi, ecco la pronta risposta di James, che scherza con gli avversari, ingaggia un duello da bullo con i tifosi del Garden, attacca senza pause e porta a casa valanghe di tiri liberi. Love prosegue nel suo show dall'arco, Korver aggiunge una tripla importante, Irving gioca a nascondino, ma Boston non molla, anzi rilancia grazie a Jaylen Brown e Marcus Smart, non sempre ordinati ma fisicamente preparati contro un dream team quale quello costituito dai Cavaliers. Chi invece va sotto per tutta la partita è Al Horford, spazzato via da Tristan Thompson e limitato in attacco, dove non riesce a incidere nella sua posizione di facilitatore. Brad Stevens svuota ulteriormente la sua panchina, inserendo anche Gerald Green alla ricerca di pericolosità perimetrale: mossa riuscita, perchè i suoi iniziano a segnare con continuità dall'arco dei tre punti. Il solco è però incolmabile, soprattutto perchè dall'altra parte c'è James: l'MVP delle ultime Finals alterna accelerazioni imprendibili a momenti in cui tiene la palla ferma (e fa comunque canestro da tre), spegnendo ogni velleità di rimonta avversaria. Non bastano dunque ai Celtics le triple finali di Jae Crowder e Green, la voglia di Avery Bradley: a quasi quattro minuti dalla fine, Stevens dichiara la sconfitta inserendo i vari Young, Rozier e Zeller, mentre dall'altra parte Lue (o chi per lui) manda dentro Derrick Williams, Jones e Frye. Gara-1 finisce dunque presto in archivio, con il rischio che la stessa sorte tocchi ora alla serie, appena iniziata ma già clamorosamente indirizzata verso la squadra dell'Ohio. 

Boston Celtics (53-29). Punti: Crowder e Bradley 21, Thomas 17, Horford e Green 11, Brown 10. Rimbalzi: Brown 9. Assist: Thomas 10.

Cleveland Cavaliers (51-31). Punti: James 38, Love 32, Thompson 20, Irving 11. Rimbalzi: Love 12. Assist: James 7