L'adrenalina per la gara-7 vinta al TD Garden contro i Washington Wizards è ancora in circolo in casa Boston Celtics. La franchigia biancoverde, appena tornata in Finale di Conference, ha raggiunto uno degli obiettivi stagionali, in linea con la crescita step by step registrata negli ultimi anni, sotto la sapiente guida del duo formato da Danny Ainge e Brad Stevens.

Isaiah Thomas. Fonte: Brian Babineau/NBAE via Getty Images

Eppure i Celtics non vogliono fermarsi qui, e reclamano rispetto. Lo fanno per bocca del loro leader tecnico ed emotivo, quell'Isaiah Thomas ancora decisivo nella serie contro Washington: "Nessuno ci dava una chance nell'eliminatoria contro i Wizards - le parole del numero quattro biancoverde, riportate da Chris Forsberg di Espn - così come nessuno credeva in noi nel momento in cui eravamo sotto 2-0 contro i Chicago Bulls. Nessuno ci ha mai dato credito, ma a noi non interessa ciò che dicono gli altri, anzi tutto ciò ci serve da stimolo. Meglio continuare ad essere considerati underdog, sarà una motivazione in più". Una Boston che è però obiettivamente sfavorita contro i Cleveland Cavaliers di LeBron James, uomo che non manca le NBA Finals dalla stagione 2010: "Non sono mai stato in Finale di Conference - prosegue Isaiah - per me è un territorio inesplorato, ma dovremo essere subito pronti contro i campioni in carica. Per fortuna abbiamo il vantaggio del fattore campo, e già da mercoledì dovremo difenderlo qui al TD Garden. Sappiamo che sarà durissima, ma a questo punto può succedere di tutto, ne siamo fermamente convinti. Nessuno è in condizioni fisiche ottimali in questo momento, nemmeno io, ma questi sono i playoffs. Mi sottoporrò a cure e fisioterapia e sarò pronto alla sfida". Due parole su Cleveland le spende anche Al Horford, il lungo ex Atlanta che ha portato qualcosa di nuovo nel frontcourt di Boston: "I Cavs stanno giocando ad altissimo livello in questa postseason, mentre in stagione regolare ogni tanto sembravano lasciarsi andare. Ora invece sono saliti di livello: sarà una sfida divertente per questo gruppo".

Al Horford. Fonte: Brian Babineau/NBAE via Getty Images

Parola anche al coach, Brad Stevens, diviso tra le emozioni appena vissute e quelle che verranno: "Isaiah è stato fantastico stasera - dice l'ex allenatore di Butler University - i suoi dodici assist valgono quanto i ventinove punti messi a referto. Ci ha dato la carica con le sue grandi giocate: i tiri che altri hanno messo nel quarto quarto sono merito suo, sono venuti da suoi passaggi o comunque da raddoppi su di lui. Lo conosciamo, è un duro. Sta facendo i conti con qualche problema fisico, per non parlare di tutto ciò che ha dovuto affrontare dal punto di vista personale dall'inizio dei playoffs in poi. Quello che sta facendo è davvero rimarchevole. Cavs? Li conosciamo, è una serie che sappiamo come preparare. Abbiamo giocato contro di loro già in quattro occasioni in regular season, ma penso che ora siano una squadra nettamente migliore, anche rispetto all'ultima sfida qui a Boston, in cui ci annichilirono. Ovviamente dovremo giocare alla grande per competere contro di loro. Tutti i miei collaboratori e i componenti dello staff tecnico hanno già lavorato sullo scouting in preparazione a questa sfida. La cosa più importante da fare a partire al primo allenamento di domani sarà quella di svoltare rapidamente, di cambiare subito pagina. So che è più facile a dirsi che a farsi, in particolare quando si tratta di giocare contro una squadra come Cleveland. Ma dobbiamo renderci conto che avere una chance di competere contro i Cavs e un'occasione davvero speciale".