Dopo aver disputato un primo tempo perfetto, e aver toccato un vantaggio di venticinque lunghezze in gara-1 di finale della Western Conference contro i Golden State Warriors alla Oracle Arena, i San Antonio Spurs di Gregg Popovich si ritrovano con un un pugno di mosche in mano. Già, perchè era l'episodio inaugurale della serie quello in cui sorprendere i californiani, sull'abbrivio delle ultime partite vinte contro i Rockets. Dal paradiso all'inferno (cestistico, si intende) in pochi minuti. O forse in un attimo, quello che è costato un altro infortunio alla caviglia sinistra a Kawhi Leonard (discusso fallo di Zaza Pachulia) quando il risultato era di 55-78, con sette minuti e cinquantaquattro secondi da giocare nel terzo quarto. 

Kawhi Leonard k.o. durante gara-1 contro i Warriors. Fonte: Espn.

Il postpartita degli Spurs ruota necessariamente intorno alle condizioni del prodotto da San Diego State, in grado di mettere a referto ventisei punti in ventiquattro minuti: "Non ho idea di come stia Kawhi - dice coach Gregg Popovich a caldo - la partita è appena finita. So solo che si è fatto male di nuovo alla stessa caviglia". Non sono bastate ai neroargento una prestazione vintage di Manu Ginobili, l'impatto dalla panchina di Dejounte Murray e Kyle Anderson, la voglia di LaMarcus Aldridge, l'organizzazione e il cuore di una squadra inarrivabile, per resistere alle folate di Stephen Curry e Kevin Durant, primi artefici della rimonta dei Warriors. Ecco perchè il k.o. di gara-1 fa doppiamente male, per sviluppo e conseguenze. Una sconfitta che potrebbe orientare l'intera serie, soprattutto se Leonard non dovesse recuperare alla svelta. "E' stato davvero un infortunio molto doloroso - le parole di Kawhi al termine della sfida, riportate da Michael C. Wright di Espn - la caviglia si è girata ancora al momento dell'ultimo tiro. Ora non so fare previsioni. Di certo non potevo continuare a giocare". Il numero due neroargento prova a smorzare le polemiche sul fallo subito da Zaza Pachulia, rispondendo così a chi gli chiede se il georgiano l'avesse fatto di proposito: "No, ha solo contestato il tiro. Il cronometro dei ventiquattro secondi stava andando a zero, comunque rivedrò la giocata". Leonard rimane fiducioso sull'esito della serie: "Brutto perdere così, è dura, ma continuo ad avere fede in questa squadra. In regular season ci avevano già rimontato in casa nel quarto quarto. Ora devo solo pensare a recuperare, a tornare in buone condizioni, ma ho fiducia nei miei compagni di squadra, vedremo cosa accadrà in gara-2". 

Kawhi Leonard. Fonte: Andrew D. Bernstein/Getty Images

E gara-2 diventa un altro snodo cruciale per le sorti di questi Spurs acciaccati ma mai domi, il cui orgoglio è perfettamente rappresentato da Manu Ginobili: "L'uscita dal campo di Kawhi è stata un duro colpo per noi - dice l'argentino da Bahia Blanca - lui significa molto per questa squadra. Con lui in campo stavamo giocando molto bene, senza di lui i Warriors hanno ritrovato fiducia, aumentato la pressione difensiva su ognuno di noi. Ecco perchè abbiamo fatto fatica nell'ultimo quarto e mezzo: non avevamo più l'uomo cui affidarci per mandare a vuoto la loro pressione. Purtroppo Kawhi era già reduce da un infortunio, e si è fatto nuovamente male cadendo due volte sulla stessa caviglia. Stavolta non siamo stati in grado di sopperire alla sua assenza. E' stata una grave perdita". Gli fa eco Patty Mills: "Ovviamente vorremmo essere tutti sani - le parole dell'aborigeno australiano - ma la miglior cosa che possiamo fare ora è non farci prendere dallo scoramento e capire che invece abbiamo ancora un'opportunità fantastica con i ragazzi che sono a disposizione. Abbiamo già fatto un lavoro decente da questo punto di vista: non ci siamo mai pianti addosso o compatiti, perchè niente di tutto questo ci aiuterà. Ora scaveremo in profondità nel nostro roster, cercando di attingere a tutte le risorse disponibili, con i ragazzi che abbiamo, cercando risposte al gioco avversario. Dovremo giocare in maniera dura ma intelligente, specialmente qui in trasferta. Abbiamo i giocatori giusti per attuare il nostro piano partita, dobbiamo solo eseguirlo tutti insieme". La prima risposta degli Spurs di cuore e orgoglio arriverà dunque martedì notte in gara-2, in attesa di saperne di più sulle condizioni di Kawhi Leonard.