Dopo un'esaltante stagione da ben cinquantuno vittorie, valide per la conquista del terzo posto nella Eastern Conference, i Toronto Raptors nella post season, dopo aver passato il primo turno contro i giovani Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo, sono usciti con un sonoro 4-0 contro i Cleveland Cavaliers di LeBron James, alle semifinali di Conference, dimostrando ancora una volta di non essere ancora vicini al livello della franchigia dell'Ohio.

Dopo questa dimostrazione di impotenza dinanzi al Re, sono sorti i vari mal di pancia nello spogliatoio canadese. Il più rilevante riguarda il co-leader di questa squadra, Kyle Lowry, che ha già annunciato che in estate uscirà dal suo contratto per provare a firmare con una vera contender. Lowry viene dalla sua migliore stagione (statisticamente parlando) nella Nba, conclusasi con le medie di 22.4 punti, 7.0 assist e ben 4.8 rimbalzi a partita, numeri che gli hanno permesso di ricevere anche la terza chiamata in carriera per l'All Star Game. 

Anche Patrick Patterson, già da tempo sul mercato, P.J. Tucker e Serge Ibaka, i due acquisti dei Raptors prima della fine della trade deadline, hanno optato per uscire dal contratto, proprio come il playmaker da Villanova.

Kyle Lowry #7. Fonte Immagine: Hoops Nation
Kyle Lowry #7. Fonte Immagine: Hoops Nation

A prendere le redini della situazione, quindi, è stato il general manager dei Toronto Raptors, Masai Ujiri. Il GM dei canadesi, dopo lo sweep rimediato dai Cavaliers, ha spiegato alla stampa come a questa franchigia serva un cambiamento di cultura. Cambiamento che Ujiri ha provato a portare in terra canadese sin dall'inizio del suo incarico, ma, probabilmente, sono stati gli interpreti scelti dal general manager a non esser riusciti a portare a Toronto una cultura vincente.

Lo stesso Ujiri ha però affermato che cambiare tutti i giocatori non sarebbe molto utile alla causa Raptors e che, al momento, lo stesso GM non sa come agire, visto che non è nella posizione giusta per riportare a Toronto tutti i free agent, soprattutto dopo l'addio annunciato di Kyle Lowry. Una questione di reputazione. Ujiri per riportare all'Air Canada Centre il playmaker sarebbe disposto a fare carte false, ma al momento Lowry non è dello stesso avviso.

Questa stagione per Ujiri è stata un'esperienza più che formativa, un'esperienza che ha dimostrato ancora una volta ai Toronto Raptors come sia più difficile la vita da Playoffs. Inoltre, il Gm ha rassicurato i tifosi canadesi, affermando che nella off-season sarà pronto a rischiare per portare qualche grande colpo in casa Raptors, con l'obiettivo di condurre la franchigia per la prima volta alle Finals NBA.