HOUSTON ROCKETS - SAN ANTONIO SPURS 125-104

Dopo aver perso gara 2 e gara 3, i Rockets rialzano la testa, dimostrando di essere vivi e credere, ancora fortemente, nel passaggio del turno. Se nel match precedente i 43 di James Harden non bastarono per conquistare il successo, ora i 28 (con 5 rimbalzi e 12 assist) fanno da apripista alla vittoria degli uomini allenati da Mike D'Antoni. Il Barba risolutore, ma tornato ad essere anche il Re delle assistenze. Dai suoi scarichi, Houston tira con il 75% dal campo ed un sensazionale 8 su 11 da tre punti. Quando anche il supportung cast di Houston è in serata, iniziano i dolori per gli Spurs: oltre al Barba, in sei chiudono in doppia cifra, tra cui spiccano i 22 di Eric Gordon ed i 16 di Trevor Ariza. Grigia serata per San Antonio: Jonathon Simmons salva la faccia (17 punti), mentre la coppia Kawhi Leonard/LaMarcus Aldridge combina per 32 punti (16 cadauno), non brillando, e non dando mai l'idea di riuscire a cambiare l'inerzia del match, nelle mani di Houston.

Partenza arrembante dei Rockets. Dimostrano fin da subito di aver capito la lezione di gara 2 e gara 3 quando sbatterono sul muro eretto dalla franchigia all'ombra dell'Alamo. Miglior giro palla, coinvolgimento del gruppo e tiri aperti. Questa la ricetta di D'Antoni, che immediatamente raccoglie i dividendi sperati. Houston doppia subito i rivali, 12-6, prima di saggiare, nel cuore del primo quarto, la doppia cifra di vantaggio grazie alle invenzioni di Harden, Beverley ed Ariza (21-11). Si affida alla second unit il generale Pop, Ginobili e Simmons trovano il fondo della retina, ma le triple dei padroni di casa, abbinate alle penetrazioni al ferro di 'The Beard' permettono ai Rockets di approcciare la prima pausa sul +12 (34-22). Houston vive di folate, con Harden in panca a riposare l'attacco perde pericolosità, ed i laboriosi Spurs, canestro dopo canestro, ricuciono lo svantaggio. Dal -15, SA ha il merito di risalire la china fino al -4, spinta dai punti di Mills, Ginobili, e Leonard. I padroni di casa sporcano le percentuali in attacco, ed alla pausa lunga la gara è apertissima (57-53).

Le triple, l'arma dei Rockets, inceneriscono i rivali nel secondo tempo. Saranno 19 quelle mandate a bersaglio al termine dei 48' di gara, ma il peso specifico delle 4 realizzate consecutivamente da Harden (2), Ariza e Gordon hanno il merito di spaccare la partita. 17-4 di parziale, Rockets martellanti da oltre l'arco dei 7 metri e 25. Spurs in ginocchio, scaraventati sul -18 (79-61). Esonda il Barba (11 nel terzo quarto), poi Ariza ed Anderson non si limitano solo al compito difensivo assegnato loro dal 'Baffo' e variegano gli attacchi dei Razzi, monotematici nelle due gare precedenti. Vantaggio rassicurante, i neroargento fanno incetta di turnovers (14) e tirano male perfino dalla lunetta con un deludente 50% (9/18); Gordon completa l'opera con altre due triple (6 per lui a fine serata) e ciò convince coach D'Antoni a schierare le seconde linee per gran parte dell'ultimo quarto, a risultato ormai già acquisito. È già tempo di pensare a gara 5, in programma all'AT&T Center giovedì notte. Da valutare le condizioni fisiche di Nene, pivot dei Rockets uscito nel corso del primo quarto a causa di un problema all'inguine e mai più rientrato in campo. San Antonio, che nel match scorso è riuscita a mascherare bene l'assenza di Parker, ha pagato la mancanza del playmaker francese, difatti l'attacco neroargento si è rivelato troppo statico, abulico, vivendo solo ed esclusivamente di giocate estemporanee dei vari Leonard, Aldridge, Gasol.

HOUSTON ROCKETS: Punti: Harden 28, Gordon 22, Ariza 16; Rimbalzi: Capela 9; Assist: Harden 12;

SAN ANTONIO SPURS: Punti: Simmons 17, Leonard 16, Aldridge 16; Rimbalzi: Gasol 7; Assist: Mills 5;