LOS ANGELES CLIPPERS - UTAH JAZZ 91-104

Colpaccio Utah a Los Angeles. I mormoni gioiscono, conquistano gara 7 ed il pass per accedere alle semifinali di conference. Ora, per gli uomini di coach Quin Snyder, l'asticella si alza. Sul proprio cammino, un avversario quasi invalicabile, una sorta di scalata dell'Everest a mani nude: i Golden State Warriors. I Jazz, senza timori reverenziali, silenziano lo Staples Center e le velleità di successo dei confusionari Clippers. Con Gobert limitato a poco più di 13' minuti d'impiego (1 punto realizzato, e 4 rimbalzi) a causa di problemi di falli, la franchigia di Salt Lake City manda in doppia cifra ben 7 giocatori. E' però il biondo n°20, Gordon Hayward, a prendersi la scena, fatturando 26 punti ed 8 rimbalzi, con una serie di canestri 'clutch' nel decisivo ultimo quarto. I 17 a testa dei veterani George Hill e Derrick Favors, ed i 12 di Joe Ingles (2 su 3 da tre punti) fanno il resto. Utah toglie il respiro ai Clippers con la sua difesa asfissiante, ai limiti della sopportazione umana. I californiani vengono limitati ad un 43.8% dal campo ed un misero, insufficiente 24% da tre punti (6 su 25). Jamal Crawford, alla veneranda età di 37 anni, prova a recitare il ruolo di 'Salvatore della Patria', ma i suoi 20 punti, oltre la metà realizzati nell'ultimo quarto, hanno solo il merito di riaprire la contesa a pochi minuti dal termine, ed illudere lo Staples Center. Inutile la doppia doppia da 24+17 di DeAndre Jordan ed i 13 e 9 assist di un singhiozzante, stranamente impreciso, Chris Paul (6 su 19 totale dal campo).

Giusto il tempo di registrare i primi canestri, di Hill e Diaw, che Gobert, dopo poco più di 3' minuti dall'inizio della gara, è costretto a far ritorno in panchina con 2 falli sul groppone. Dentro Favors, che non fa rimpiangere l'assenza forzata del pivot francese. Hayward ha libertà d'azione, graffia dalla lunga distanza il 10-16, ma CP3 ricuce. Poi, proprio Favors, con 4 punti filati, ridà il +4 ai suoi. E' ancora Paul, ed il canestro dalla media di Felton, ad appaiare le due squadre a quota 24 al termine del primo quarto. Utah muove bene la palla, trova sempre il tiratore libero da oltre l'arco dei 7 metri e 25, ed Hood ed Ingles non si lasciano pregare. Il parziale di 10-4 nel cuore della seconda frazione è il primo break importante della gara, poi la bomba di Ingles consegna ai viaggianti il primo vantaggio in doppia cifra (33-44). Nel secondo quarto i mormoni contano otto canestri assistiti sui dieci realizzati. I Clippers fanno fatica a trovare la via del canestro, si scoprono ben presto totalmente privi di soluzioni e dunque si affidano il più delle volte al pick&roll alto tra Paul e Jordan, l'unica arma che sembra mettere leggermente in 'ambascia' la difesa dei Jazz. Proprio i principali violini offensivi hanno il merito di tenere a galla Los Angeles, che approccia la pausa lunga sul -7 (39-46).

Utah rientra in campo tarantolata, tiene il piede pigiato sull'acceleratore ed approfittando di qualche turnover di troppo dei rivali, prova a scappare via. 10-0 di parziale, aperto dal gioco da 3 punti di Diaw, e coronato dai canestri di Hill, Favors ed ancora un 2+1 dell'ala grande francese, consegna ai mormoni il +17 (41-66). I Clippers sembrano finiti, appaiono stremati, come un pugile in procinto di perdere il suo match per k.o tecnico. Gordon 'White Mamba' Hayward si mette in proprio dopo aver assistito un paio di canestri in favore dei suoi compagni e la sua tripla mette un cuscino di 20 punti tra le due contendenti - 48 a 68 - a 4.24 sull'orologio del terzo quarto. In campo con la second unit, i Clippers provano a risalire la corrente, spinti da folate di puro orgoglio. Pierce (ultima gara disputata in NBA questa sera) e Speights, sono commoventi, mettono in campo l'anima, ma lo sforzo immane dei gregari regala solo una piccolissima erosione dello svantaggio, ammontante a 16 lunghezze al suono della penultima sirena (63-79). Un Paul incredibilmente a corrente alternata, un Redick ai margini della gara, lasciano la scena a Crawford, sesto uomo di lusso. E' lui l'ultimo a mollare. J-Crossover manda a bersaglio, nell'ultimo quarto, 12 dei suoi 20 punti di serata, e regala un finale di gara di speranza al pubblico angelino. La tripla di un 'restaurato' Redick spinge gli uomini di coach Rivers fino al -8, a 3.28 dal termine. C'è ancora partita, ma sul più bello i Clips crollano. Concedono rimbalzi offensivi agli avversari, seppur i Jazz siano privi di Gobert costretto ad uscire dal campo, per aver commesso il sesto fallo, ad 1.25 dalla chiusura delle ostilità. Johnson dalla lunetta fa respirare i suoi, dall'altra parte del campo Paul perde un sanguinoso pallone ed Hayward, a coronamento di una signora prestazione, manda a bersaglio il layup che sigilla il successo dei Jazz. Utah è in paradiso, per LA è la fine di un'era? Molto probabile.

LOS ANGELES CLIPPERS: Punti: Jordan 24, Crawford 20, Paul 13; Rimbalzi: Jordan 17; Assist: Paul 9;

UTAH JAZZ: Punti: Hayward 26, Hill 17, Favors 17; Rimbalzi: Favors 11; Assist: Hill 5, Johnson 5;