Grazie a una splendida prestazione di squadra, i Boston Celtics di Brad Stevens vincono anche gara-6 del primo turno di playoff della Eastern Conference allo United Center di Chicago contro i Bulls di Fred Hoiberg, completando così una rimonta che consente loro di approdare in semifinale dopo aver perso le prime due partite della serie. Sfida senza storia quella della notte nella Windy City, dove i biancoverdi dominano in lungo e in largo, dimostrando un'organizzazione di gioco nettamente superiore a quella degli avversari. Ora Boston affronterà i Washington Wizards di Scott Brooks (con il vantaggio del fattore campo) nel prossimo turno di postseason.
Nessuna novità in quintetto allo United Center per gara-6 tra Bulls e Celtics. Sono subito gli ospiti a iniziare lanciatissimi, grazie a tre triple consecutive di Jae Crowder, Avery Bradley e Gerald Green. Proprio Green, rispolverato dopo i primi due episodi della serie, risulta decisivo con i suoi tagli verso canestro, facendo a fette la statica difesa di Hoiberg. Il linguaggio del corpo dei giocatori di Chicago la dice lunga sulla serata che attende i tifosi dei Bulls, dominati in ogni sfaccettatura della sfida. Senza Rondo, è Isaiah Canaan a provare a tenere in piedi i padroni di casa, mentre Dwyane Wade incappa in una prestazione disastrosa (2 punti con 1/10 dal campo). Mentre gli uomini di Hoiberg cominciano gradualmente a perdere contatto, i Celtics mostrano il loro lato migliore, eseguendo perfettamente in attacco. Thomas penetra e poi scarica per i tiratori, da Bradley a Smart, e la panchina dà il suo contributo con Kelly Olynyk e Jonas Jerebko. Una Chicago già spalle al muro si aggrappa agli isolamenti di Jimmy Butler e ai canestri di voglia di Robin Lopez, ma gara-6 diventa ben presto un'agonia per la squadra della Windy City, spazzata via dal ritmo e dall'organizzazione dei biancoverdi. Sotto 25-42, i Bulls hanno un sussulto grazie a Paul Zipser e al solito Butler, al rientro dalla panchina dopo un problema all'anca, ma Boston non si lascia impressionare, continua a muovere il pallone in attacco e a trovare tiri ad alta percentuale: Al Horford e Avery Bradley non sbagliano, per il 41-54 dell'intervallo lungo.
Alla ripresa delle operazioni, quando ci si attende una reazione di nervi di Chicago, sono invece i Celtics ad assestare il colpo del definitivo k.o. ai rivali. Bastano due accelerazioni di Isaiah Thomas per mandare al tappeto i padroni di casa, che si disuniscono soprattutto in transizione difensiva e sprofondano in un baratro da cui risulta poi impossibile risalire. Crowder, Bradley, Green continuano a trivellare il canestro avversario dalla lunga distanza, aumentando il gap a oltre venticinque lunghezze di distanza, mentre il solo Butler prova a predicare nel deserto dall'altra parte, finendo con lo sbattere sull'ottima difesa dei biancoverdi. Non pervenuti Mirotic e Wade, Hoiberg vede fallire anche l'esperimento Morrow, con Bobby Portis disastroso sui due lati del campo. A metà del terzo quarto la sfida è sostanzialmente già terminata, anche perchè gli ospiti non smettono di pigiare sull'acceleratore, trovando altri punti da Marcus Smart, Kelly Olynyk e Terry Rozier, per un eloquente 59-88 all'ultima pausa. Il periodo conclusivo diviene così di puro garbage time: lo staff tecnico dei padroni di casa manda dentro i vari Carter-Williams, Lauvergne e Valentine, mentre Stevens dà spazio a Brown, Zeller e Young. Finisce dunque con una netta vittoria dei Celtics, che avanzano al secondo turno di playoffs della Eastern Conference, per affrontare ora i Washington Wizards. Chiudono invece in maniera disastrosa la loro stagione i Bulls, con l'alibi Rondo, ma anche con tantissimi punti interrogativi sul futuro tecnico della franchigia.
Chicago Bulls (41-41). Punti: Butler 23, Lopez 10. Rimbalzi: Portis 11. Assist: Wade 3.
Boston Celtics (53-29). Punti: Bradley 23, Green 16, Crowder, Horford e Thomas 12. Rimbalzi: Horford e Olynyk 6. Assist: Horford 7.