UTAH JAZZ - LOS ANGELES CLIPPERS 93-98
Primo match point fallito dai Jazz che si lasciano superare dai Clippers guidati, ancora una volta, da Chris Paul. LA dimostra, per una notte, di non essere la squadra che tutti etichettano come 'eterna incompiuta'. Il playmaker, autore di una serie playoffs da 8 in pagella, referta 27 punti - ed 8 assist - tirando con il 50% dal campo (10 su 20). Questa volta non è lasciato solo, e lo testimoniano i 39 punti combinati - 13 ciascuno - degli starter Austin Rivers, Luc Mbah a Moute e DeAndre Jordan. Il pivot aggiunge 18 rimbalzi, vincendo il duello con il dirimpettaio Rudy Gobert (15+9). Importanti come il pane, per LA, anche i 12 giunti dalla panchina a firma di Jamal Crawford. Utah non sfrutta la serata positiva di Gordon Hayward (31) e di George Hill (22): manca ai mormoni l'apporto della second unit autrice di appena 20 punti.
C'è Rivers in quintetto e non Speights. Utah parte forte, con Hayward e Gobert. Paul ricuce. Le due schiacchiate consecutive dei primi due violini offensivi dei Jazz, ed il jumper di Favors, scrivono 22-13 a tabellino. Con CP3 in panca a rifiatare, sono Speights prima, e Mbah a Mouth poi, a riportare sotto gli angelini. Alla prima pausa, Utah avanti 22-20. Gara equilibrata, le due contendenti si scambiano il vantaggio più volte, ed i californiani hanno il merito di restare incollati al match nonostante il pandemonio della Vivint Smart Home Arena. I decibel dell'entusiasmo salgono dopo la bomba mandata a bersaglio da un vintage Boris Diaw a 5' minuti dal riposo lungo. È 39-36 Utah, coach Doc Rivers chiama time out. Come un elastico, i Jazz provano a distanziare gli avversari, ma LA risponde per le rime, ed un acuto di Paul, seguito dai liberi di Jordan che fattura un inusuale 2/2 dalla linea della carità, permettono ai Clippers di approcciare il riposo lungo avanti 47-45.
Provano a cambiare marcia nel terzo quarto i viaggianti. L'attacco di Utah si inceppa, e Los Angeles la colposce sia dall lunga distanza con le triple di Rivers e Pierce, sia nel pitturato, con Jordan fermato quasi sempre con le cattive dalla difesa dei mormoni. Il layup di Crawford vale il 71-78, ed ancora il prodotto dei Michigan Wolverines rende realtà, in jumper, il vantaggio in doppia cifra in favore dei suoi (66-76). Utah è allo stremo, in apparente stato confusionario. Inoltre deve fare i conti con un Gobert non al meglio, a causa di una caviglia dolorante. Redick non perdona, catch and shot che vale il +14, colpo in apparenza mortale per i mormoni, che però vivono un ultimo sussulto ed hanno il merito di riportarsi sul meno 3, questo perchè Hayward fa l'Hayward e quando si accende, il White Mamba risulta immarcabile. Parziale di 7-0 Jazz, e casa Utah ci crede. Sul 93-96, Paul sbaglia la conclusione dalla media. Ultimo possesso, palla a Joe Johnson, tiro del possibile overtime, ma questa volta l'ex Heat non si dimostra 'clutch' e fallisce il buzzer beater a 3' secondi dal termine. I Clippers espugnano Salt Lake City e dilatano ulteriormente la serie. Si deciderà tutto tra 2 giorni, in gara 7, nella cornice dello Staples Center.
UTAH JAZZ: Punti: Hayward 31, Hill 22, Gobert 15; Rimbalzi: Gobert 9; Assist: Hayward 4;
LOS ANGELES CLIPPERS: Punti: Paul 29, Rivers 13, Mbah a Moute 13, Jordan 13; Rimbalzi: Jordan 18; Assist: 8;