Kevin Durant si sente bene, si era dichiarato pronto a giocare anche mercoledì notte in gara 2, nella sfida dell'Oracle Arena, ma lo staff medico di Golden State, con profonda cautela, ha deciso di non rischiarlo e dunque l'ex Thunder ha assistito solo dalla panchina i suoi compagni di squadra trionfare largamente, in scioltezza (110-81) sui Portland Trail Blazers. Nonostante la sua assenza, la franchigia californiana ha trovato buone risposte da Steph Curry, Draymond Green, ed anche dalla coppia di 'lunghi' Zaza Pachulia e Javal McGee, entrambi autori di buonissime prestazioni su entrambi i lati del campo.
Anche attraverso un video pubblicato sul suo canale Youtube, Kevin Durant ha confermato di sentirsi bene, l'infortunio ormai è alle spalle e si è detto pronto, arruolabile per gara 3, in programma al Moda Center, in casa dei Trail Blazers, di fatto già spalle al muro, poichè sotto 2 a 0 nella serie. "Voglio giocare, voglio aiutare i miei compagni di squadra, voglio essere in campo, lì insieme a loro. Sto bene, non sono su un letto di morte, ho recuperato dal mio problema fisico ed ora il muscolo non mi da più fastidio" è questo il ritornello che ribadisce più volte KD. Se da un lato il nativo di Washington spinge per essere in campo, ben più cauto è l'atteggiamento dell'head coach Steve Kerr, il quale ha ipotizzato, per il suo giocatore, uno stop leggermente più lungo, di almeno 2 gare. Salterebbe, di conseguenza, la prima gara in casa della Rip City per poi ritornare nelle diponibilità dei vice campioni NBA in gara 4, sempre in Oregon.
Anche le dichiarazioni di Draymond Green spingono ad aver cautela:"Non bisogna affrettare i tempi, è inutile affrettare i tempi per poi andare incontro a problemi ben più gravi in futuro". Non solo Durant in dubbio, ma Golden State rischia nuovamente di dover fare a meno, come in gara 2, anche di Shaun Livingston e Matt Barnes. Entrambi hanno disputato sessioni di allenamento nella giornata di venerdì, ma la loro presenza, in campo, resta in dubbio.