CLEVELAND CAVALIERS - INDIANA PACERS 117-111

''Defend the land'. Nonostante l'attacco dei Cavaliers passi sempre dalle solite, sapienti mani dei Big Three, Indiana non riesce ad arginare il 'trio delle meraviglie' e Cleveland si ripete, fa sua gara 2, e passa a condurre la serie 2-0, la quale ora si sposta ad Indianapolis, a casa dei Pacers. Kyrie Irving, assoluto protagonista della gara, chiude con 37 punti - vincendo il duello diretto con Jeff Teague, che comunque alla distanza si disimpegna bene, scrivendo 23 punti, e buona regia soprattutto nei secondi 24' minuti - ai quali si sommano i 27 di un efficacissimo Kevin Love (6/7 dal campo, 11 rimbalzi e percorso netto dalla lunetta, 12 su 12) ed i 25 di LeBron James, una sentenza, un'iradiddio, perchè aggiunge anche 10 rimbalzi, 7 assist, 4 recuperi e 4 stoppate. Totale, 89 punti, e per i Pacers ciò è sinonimo di sconfitta, difatti ogni qualvolta i Big Three vivono una serata playoff da almeno 20 punti a testa, è automatica, è conseguenza diretta, la vittoria. Risultano vani i 32 fatturati da un'ammirevole Paul George, il quale sfiora la tripla doppia, impreziosendo il suo bottino con 8 rimbalzi e 7 assist, tirando con il 50% dal campo (10 su 20). Mixa quantità a qualità, sciorina una prestazione di primissimo livello sul parquet della QArena, che però non è utile ad indirizzare il match verso i viaggianti.

Ad un primo tempo equilibrato, chiuso da Cleveland sul +5 (63-58), in cui però la franchigia dell'Ohio soffre a rimbalzo, concedendo una mirade di seconde chances agli avversari, fa seguito un terzo quarto in cui i campioni NBA danno sfogo a tutte le proprie qualità (seppur debbano rinunciare a JR Smith, infortunato) refertando 33 punti, concedendo poco agli avversari. Il divario tra le due contendenti lievita, seppur i Cavs fatichino non poco a trovare valide alternative in attacco ai soliti, indemoniati Irving, James e Love. Oltre ai 9 punti di Deron Williams, Cleveland registra 19 punti dai restanti 6 uomini fatti ruotare da coach Tyronn Lue. Sprofondata sul -18 (96-78) alla fine del terzo quarto, Indiana riesce con le unghie e con i denti a riaprire la gara, è abile a risalire la china sfruttando più di un passaggio a vuoto della non perfetta difesa di LeBron James e soci, vero tallone d'Achille dei Cavs in regular season.

I Pacers mettono una gran paura ai padroni di casa, perchè riescono a riportarsi, nel cuore dell'ultimo quarto, addirittura sul -5, riaprendo totalmente la gara grazie anche alla produzione offensiva di Jeff Teague e Thaddeus Young. Ma nel momento più importante, quando bisognava aumentare i giri del proprio motore per operare il definitivo sorpasso, ad Indiana è mancata la giusta lucidità, e dunque Kyrie Irving, con un paio delle sue giocate, di alta classe, sopraffina, ha chiuso le porte della Quicken Loans Arena in faccia alla truppa di coach Nate McMillan, la quale, però, ritorna a casa consapevole che non tutto è ancora compiuto. Le proprie qualità, sommate alle mancanze (soprattutto difensive) dei Cavs, possono regalare ancora emozioni ad una serie la cui inerzia ad oggi pende piuttosto nettamente dalla parte dei Cavaliers.

CLEVELAND CAVALIERS: Irving 37, Love 27, James 25; Rimbalzi: Love 11; Assist: James 7; 

INDIANA PACERS: Punti: George 32, Teague 23, Young 16; Rimbalzi: George 8; Assist: George 7;