SAN ANTONIO SPURS - MEMPHIS GRIZZLIES 111-82

Memphis dura un tempo prima di essere spazzata via dal parquet dell'AT&T Center dalla forza bruta degli Spurs, i quali concedono agli avversari i primi due quarti, prima di tornare ad essere la macchina perfetta, su entrambi i lati del campo, che noi tutti siamo abituati ad ammirare da anni. Un successo largo, un +29 che certifica, qualora ce ne fosse ancora bisogno, le potenzialità immense del roster a disposizione di Gregg Popovich: difesa asfissiante, attacco velenoso ed efficace sia dalla distanza che in post basso. Insomma, una serie improntata, indirizzata subito dalla parte degli Spurs. Serve un mezzo miracolo, a questi Grizzlies, anche solo cercare di allungare la serie ed evitare l'umiliazione dello sweep.

Partono a mille all'ora gli 'Orsi del Tennesse' sfruttando il pick and roll tra Mike Conley e Marc Gasol. Gli Spurs soffrono le capacità di rollare verso canestro del minore dei fratelli Gasol, ed in attacco fanno enorme fatica a trovare la via del canestro, sia dalla distanza, sia nel pitturato, con Aldridge e Dedmon fermi entrambi al palo nei primi minuti di gara. I Grit and Grind mandano a bersaglio le prime cinque conclusioni dal campo, e quattro triple, scappando via sul 18-7, chiudendo poi sul +5 il primo quarto (25-30). Accenni di veri Spurs iniziano ad intravedersi nel secondo periodo, quando Kawhi Leonard (32 punti, top scorer dei suoi con 11/14 dal campo) scalda i motori, e Pau Gasol che in attacco trova il canestro, ma in difesa soffre il fratello rivale Marc, il quale ha la capacità di caricarsi sul groppone l'intera squadra realizzando 14 dei suoi 32 punti totali nei secondi 12' minuti della contesa. Seppur con il fiatone, il team ospite resta incollato alla gara, chiudendo in ritardo di 3 lunghezze il primo tempo (52-49).

Tutta la differenza del mondo San Antonio la fa registrare nel secondo tempo, vivendo un terzo quarto rasentando la perfezione. In difesa concede le briciole agli avversari (15 punti) ma è in attacco che sprigiona tutto il proprio talento, e cavalcando un mega parziale di 19-0, riesce a spingersi fino al +20 (84-64) dopo che Leonard, in isolamento, è abile a pizzare il jump shot in faccia ad Ennis. Autore di 15 punti nel solo terzo quarto, il candidato MVP si esalta, mettendo in campo l'intero repertorio di cui dispone, e per gli avversari sono dolori immani. Al suo fianco, i fidi scudieri Parker (18) ed Aldridge (20) completano l'opera, gasando a dismisura il pubblico dell'AT&T Center. Memphis, pesantemente stordita, non riesce più a riprendersi, e vive i restanti minuti che la separano dalla sirena finale in totale balìa degli avversari, in trincea, riuscendo soltanto ad osservari, inermi, gli Spurs imperversare. Gli uomini di coach Popovich rendono una pura formalità la disputa degli ultimi 12' minuti di gara, resi puro garbage time.

SAN ANTONIO: Punti: Leonard 32, Aldridge 20, Parker 18; Rimbalzi: Dedmon 8; Assist: Leonard 5;

MEMPHIS GRIZZLIES: Punti: Gasol 32, Conley 13, Harrison 10; Rimbalzi: Conley 5, Gasol 5; Assist: Conley 7;