Classico testa-coda di scena al PalaDelmauro. Avellino e Cremona si giocano rispettivamente le ultime chance di conquistare il terzo posto (i padroni di casa) e di agguantare una salvezza (gli ospiti) le cui speranze sono ormai ridotte al lumicino. In campo, una partita poco spettacolare, in cui gli irpini (ancora senza Fesenko) si limitano a controllare il punteggio senza mai dare l'impressione di poter essere messa in difficoltà da Cremona.
Se i padroni di casa non vanno oltre il compitino mostrando la maturità e la sicurezza della grande squadra senza comunque sottovalutare gli avversari, i lombardi di contro manifestano tutti i difetti che l'hanno relegata all'ultimo posto: poca continuità, tante distrazioni in difesa, giocatori che dopo una fiammata affondano nella mediocrità (Turner) e altri, dotati di un talento superiore alla media (Johnson-Odom) che sembrano interessati più alle statistiche che al punteggio.
Primo tempo Gli ospiti partono forte con un 6-0 firmato dalle triple di Turner e Johnson-Odom. Avellino rientra con due triple di Logan e con la presenza intimidatrice di Cusin, che schiaccia e stoppa. Un canestro di Gaspardo, 5 punti nei primi 8 minuti, fa segnare l'ultimo vantaggio esterno (18-19) del quarto, poi Avellino mette la freccia con Adonis Thomas, che a inizio secondo quarto dà vita a un'interessante sfida con Harris. Cremona tenta l'allungo col solito Harris, ma due canestri a fil di 24 secondi di Randolph ne rendono vani gli sforzi. Avellino prova a sua volta a scappare con le triple di Ragland e Thomas (39-33), e due schiacciate di Cusin fissano il punteggio all'intervallo lungo sul 43-35.
Secondo tempo Al ritorno in campo, Avellino tocca il +12 con Logan (49-37). Cremona reagisce con un parziale di 10-0 con protagonista l'ex Biligha, ma è ancora Randolph a rimettere le cose a posto per Avellino. Nel finale, 3 triple di Avellino in meno di un minuto (2 di Logan, che poi inizia a litigare col ferro, 1 di Leunen),
sembrano affossare Cremona (63-51), che un po' a sopresa trova nei secondi finali 2 triple di Carlino, ritornando in carreggiata (65-59).
A inizio ultimo quarto, Avellino torna a +10 grazie all'ottimo impatto di Obasohan (71-61), e a 5 minuti dal termine raggiunte nuovamente la doppia cifra di vantaggio con una tripla di Green (76-65), replicata poi da Logan (79-68). Gli irpini abbassano un po' l'intensità e la concentrazione, permettendo a Johnson-Odom di costruire un nuovo parziale di 8-0 che costringe Avellino a ritrovare la concentrazione per l'ultimo minuto (79-76). Logan (8 falli subiti) fa 5/6 ai liberi, Cremona non trova la tripla della speranza e, complice la vittoria di Pesaro sull'ormai in vacanza Caserta, sa che con un arrivo a 3 con la Vuelle e la Juve, già di per sé chimerico, sarebbe condannata alla retrocessione.
Avellino invece può sorridere infilando la seconda vittoria interna casalinga, entrambe senza Fesenko, difende il terzo posto dall'assalto di Sassari e continua a sperare nel secondo.